TUTTO QUESTO FA RIBREZZO

“La vile e vergognosa aggressione subita oggi dall’amministratore delegato Pietro Lo Monaco da parte di ultras catanesi a bordo della nave traghetto durante il viaggio per raggiungere Potenza, già prevedibile alla luce dello striscione intimidatorio esposto in città e di quanto denunciato dal nostro amministratore delegato in occasione della conferenza stampa tenuta ieri, ci obbliga a fermarci. Conseguentemente, la squadra rientra a Catania.”
Questo è il comunicato stampa apparso sul sito ufficiale del Calcio Catania alcuni minuti fa. I rossazzurri dunque rientrano in Sicilia, rinunciando alla trasferta di Potenza e alla Coppa Italia di Serie C, la cui conquista era un obiettivo dichiarato per la squadra di Lucarelli.
Si tratta di una presa di posizione forte da parte di una società, composta di uomini, che non ammette farsi sopraffare dall’ignoranza e dalla delinquenza. Gli atti compiuti nella mattinata di oggi, sul traghetto che avrebbe portato gli etnei in Calabria, sono esempio di inciviltà e violenza. Ma il calcio è un gioco, non una lotta di supremazia, non una guerra contro chi viene visto come nemico. E poi nemico per cosa? Per un pallone si può arrivare a compiere gesti talmente insani? In questo Paese non smetteremo mai d’imparare a discernere le cose che sono importanti da quelle che invece non lo sono, schiavi di una presunzione fredda e cieca.
Oggi il calcio a Catania subisce una batosta esageratamente forte da parte di una realtà che non ci piace e che ci fa soltanto ribrezzo. Condannare, isolare e punire chi crede che con l’odio possa farsi giustizia da sé. Noi non ci stiamo più.
Redazione Catania Channel

 

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *