LA FESTA DELL’UNITÀ… DIVIDE!

Incalza la polemica a poche ore dalla decisione: la partita tra Catania e Fondi, in programma per domenica 11 settembre, è stata rinviata a mercoledì 28. La decisione è stata presa dalla Lega Pro, su invito della Prefettura di Catania che, data la concomitanza con la visita del premier Renzi alla Festa dell’Unità presso la Villa Bellini, ha ritenuto di impiegare gli operatori della pubblica sicurezza esclusivamente per il Presidente del Consiglio.

Scelta criticata da Pietro Lo Monaco che “sarcasticamente” ringrazia Prefettura e Renzi, denunciando che la suddetta decisione danneggerà il Catania, costretto a giocare cinque partite in quindici giorni, quattro delle quali in trasferta e una – il recupero contro il Fondi – nel corso di un improvvisato turno infrasettimanale. Ma la decisione della Lega è stata oggetto di discussione anche di tifosi e appassionati che denunciano un assoluto disinteresse delle istituzioni nei confronti della squadra del Catania. In primis, sembra impassibile l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Enzo Bianco che evidentemente troverà più interessante il palcoscenico politico piuttosto che il verde campo del “Massimino”.

La decisione appare fuori misura soprattutto per la ridotta affluenza ad una partita di Lega Pro, tra l’altro contro un avversario dall’irrisoria pericolosità in termini di ordine pubblico. Per intenderci, probabilmente sarebbe bastato il divieto di trasferta per i tifosi ospiti per guadagnare preziose risorse umane al fine di garantire la sicurezza sia nei pressi dell’impianto di Piazza Spedini, sia alla Villa Bellini. A proposito dell’ordine pubblico, una soluzione potrebbe essere un maggiore impiego di steward per risparmiare polizia e carabinieri.

Tutto ciò ovviamente risulterebbe un discorso vano qualora il presidente Renzi non dovesse raggiungere la città etnea: ci si ritroverebbe con un “due di picche” rifilato a tutti i sostenitori del PD e con un evento sportivo rimandato (a danni della squadra della città che ospita il summit politico).

Infine, una menzione va fatta al tifo organizzato rossazzurro: sulla pagina Facebook “La domenica allo stadio”, con un breve post, si urla alla vergogna in quanto nessuna prefettura, nessun politico o federazione sportiva abbia disposto la sospensione dei campionati in occasione del terremoto che ha causato quasi 300 morti, mentre per un evento politico questo succede senza tanti interrogativi.

Giuseppe Mirabella

 

 

 

 

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