NUMERI E CABALA

É stata una regular season fallimentare.

Il Catania ha fallito il primo importante obiettivo stagionale, ovvero vincere il campionato di Serie C 2018/2019 e conquistare la Serie B.

Dopo i proclami estivi societari, la rosa allestita ed i buoni propositi per una Serie B che manca ormai dalla stagione 2014/2015, la sconfitta esterna – l’ennesima stagionale – contro il Francavilla a Brindisi ha di fatto estromesso il Catania dalla promozione diretta, qualora ancora qualcuno avesse fatto affidamento più alla matematica che alle prestazioni dei rossazzurri sul campo.

Analizzando i numeri fin qui ottenuti in campionato dal sodalizio etneo, sostanzialmente la mancata promozione della squadra allenata da mister Sottil prima, e da Novellino poi, è da attribuire al rendimento esterno. Infatti lontano dal Massimino il Catania ha raccolto appena 20 punti, frutto di 5 vittorie, 5 pareggi, e 7 sconfitte con soli 14 gol all’attivo e 18 al passivo.

Un trend così negativo da far passare in secondo piano i 40 punti casalinghi, maturati con ben 13 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, ed uno score di 30 gol realizzati e solo 8 subiti.

Sembra ci siano state due squadre uguali e contrapposte per tutto il campionato: una, schiacciasassi al Massimino, capace di infliggere anche l’unica sconfitta fin’ora in campionato alla capolista Juve Stabia (ad un passo ormai dalla conquista della Serie B), ed un’altra da metà classifica che considerando solo il rendimento esterno sarebbe dietro non solo a Juve Stabia e Trapani ma anche a Catanzaro, Potenza, Monopoli, Rende e Sicula Leonzio.

L’exploit, lontano dalle mura amiche, della scorsa stagione 2017/2018, con in panchina Cristiano Lucarelli, sembra ormai un lontano ricordo. Tenendo in considerazione gli ultimi due campionati 2017/2018 e 2018/2019, il Catania se dovesse vincere le ultime tre partite stagionali chiuderebbe a quota 69, ovvero un punto in meno dei 70 realizzati lo scorso anno, quando chiuse il campionato con 65 reti realizzate 31 subite, collezionando 21 Vittorie 7 pareggi e 8 sconfitte.

Le attuali 18 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte non sono gli unici dati “negativi” per una stagione iniziata con altre premesse: le 44 reti realizzate costituiscono il dato più allarmante di questa stagione. Il 30% in meno di realizzazioni significano tanto per una squadra costruita per tentare di vincere un campionato alla portata dei propri mezzi, e che sembra aver badato più a non subire reti (26 gol subiti) che a metterle a segno.

C’è un dato però che fa ben sperare i supporters rossazzurri, e che si spera costituisca la vera e propria cabala per i play-off che inizieranno a metà maggio: il Catania 2001/2002 che vinse gli spareggi di Serie C, conquistando la Serie B contro il Taranto, in un torrido e afoso 9 giugno 2002, chiuse il campionato in terza posizione, con 58 punti conquistati, frutto di 17 vittorie 7 pareggi e ben 10 sconfitte, e che nonostante fosse sulla carta ben più attrezzata del Taranto, venne sconfitto in campionato dai pugliesi per 1-0 in trasferta, come è accaduto col Trapani durante quest’ultima stagione.

Sono i numeri a dirlo che dalla terza casella il Catania ha dato sempre il massimo.

La deludente stagione che sta per volgere al termine, consegna ai play-off un Catania che non vi arriverà con i favori del pronostico, ma con la consapevolezza che gli etnei sono una squadra capace con le dirette concorrenti non solo di esaltarsi ma di riuscire ad esprimere ed imporre il proprio gioco, ottenendo i risultati auspicati.

(fonte foto: calciocatania.it)

Ugo Zinna

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