PIEDI PER TERRA E TACOPINA…

Delusione e voglia di riscatto. È il mix di sensazioni lasciato in eredità dalla sconfitta maturata ieri sera contro la Ternana in quel di Lentini. Una debacle che ha riportato tifosi e addetti ai lavori con i piedi per terra dopo le tre vittorie consecutive contro Monopoli, Juve Stabia e Virtus Francavilla. La Ternana di Lucarelli ha manifestato superiorità per l’arco dei 90 minuti, prendendo sin da subito il pallino del gioco in mano e disinnescando tutte le fonti di costruzione della manovra rossazzurra.

Non è tuttavia un mistero che gli umbri abbiano aspettative di vertice in questo campionato. Così come non è un mistero che il Catania non potesse subito partire con la presunzione di essere la squadra da battere. La Sigi spa, dopo aver salvato la società dal baratro appena tre mesi addietro, ha dovuto fare di necessità virtù alla luce della grave situazione debitoria ereditata e dell’emergenza Covid, la quale ha ulteriormente complicato la campagna trasferimenti.

Pellegrino e Guerini hanno costruito comunque una squadra di tutto rispetto. Difficile capire dove possa arrivare questo Catania. Facile prevedere, invece, che l’arrivo di un imprenditore come Joe Tacopina (novità attese nei prossimi giorni) possa portare capitali freschi utili al rafforzamento del progetto. Non un sostituire, quindi; bensì aggiungere un quid in più a quello che già c’è. Non un rivoluzionare, quindi; ma un evolvere.

Nel frattempo, sul fronte terreno verde di gioco, c’è già da preparare una trasferta delicatissima, lunedì 26 in posticipo a Bari. Una grande occasione di riscatto contro una convinta pretendente alla promozione diretta in B. Essenziale riprendere la retta via. Per il morale in primis, ma anche – soprattutto – per non perdere contatto con le posizioni che contano.

Antonio Longo

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