IL CATANIA CHIEDE RISPETTO

Rigori evidenti non dati, gol annullati e molti falli dubbi fischiati a sfavore. In una, due, tre, sempre più innumerevoli occasioni. Domenica, però, per il Catania si è raggiunto il punto di non ritorno: “[…] mi tocca fare una cosa che non mi piace per niente: mi vedo costretto a recriminare sulla direzione arbitrale”, ha infatti chiosato Lucarelli nel corso della conferenza stampa al termine di Catania- Matera.

Lo stesso disappunto è poi stato espresso con forza dalle parole di Curiale, che ha visto l’ennesimo gol della sua stagione annullato, e dall’Ad Lo Monaco che non ha digerito la situazione.

Già perché gli errori, specie quando sono tanti e ripetuti, costano: “Ci mancano circa sette punti in classifica“, ha ripetuto sempre Lucarelli in conferenza stampa.
Recriminazioni che trovano radici in numerosi episodi che, per diversi motivi, sono passati in secondo piano: in quel di Reggio Calabria, per esempio, sul risultato di 0-0, a Mazzarani viene annullato un gol che avrebbe potuto cambiare le sorti del match.

Poi a Castellammare di Stabia, dove si è comunque vinto, ma se non fosse arrivato il gol vittoria di Mazzarani al 94’, sarebbe pesato come un macigno il penalty negato nel corso della partita allo stesso numero 32.

Successivamente con l’Akragas in casa: un altro gol annullato a Curiale che, fortunatamente, non ha ancora una volta compromesso la vittoria degli etnei.
Ma quello che fa più male è il tiro dal dischetto negato a Semenzato dopo un evidente contatto in aria con un difensore granata durante l’ultima trasferta a Trapani. Quella partita, infatti, avrebbe potuto proiettare i rossazzurri direttamente al primo posto.

Forse, contro il Matera, Lodi e compagni avrebbero potuto segnare le numerose palle da gol create, eliminando così ogni ragionevole dubbio sull’epilogo della partita. Forse, nella stessa gara, con un po’ più di attenzione in fase difensiva si sarebbe potuta evitare l’unica rete avversaria.

Aleggerebbe sicuramente ben altro ottimismo, se il Catania avesse raccolto quanto seminato e dimostrato sul campo. Ma è vietato abbattersi e quindi bisogna vincere a prescindere dall’una o dall’altra svista arbitrale, certamente penalizzante ai fini di un campionato di vertice.

Redazione Catania Channel

 

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