NONA GIORNATA: CAMBI DA CAPO A CODA
In attesa del derby pugliese tra Lecce e Monopoli, Juve Stabia e Catania concludono le partite della domenica. Ancora una volta la classifica del girone C di Lega Pro muta da capo a coda: il Messina ha perso il primato a causa della sconfitta – la prima in campionato – rimediata a Foggia, in favore della Casertana, che ha superato di misura il Benevento ed apre la graduatoria con 18 punti. In coda, torna il Catanzaro che, sconfitto in casa dal Matera, rimane a 5 punti.
In questa nona giornata, al netto del posticipo, si contano tre pareggi: 1-1 tra Castelli Romani e Akragas e tra Martina Franca e Melfi; Paganese e Cosenza, invece, non si fanno male e concludono a reti bianche. Le vittorie interne sono di Casertana, Foggia e, purtroppo, Juve Stabia, che a tempo scaduto sigla il 2-1 ai danni dei rossazzurri. Così, Pancaro non trova il riscatto contro la sua ex squadra ed il Catania rimane a quota 8 punti in classifica – insieme al Melfi – al di sopra della zona più calda della graduatoria. L’unica vittoria esterna del week-end è vantata dall’Ischia, sul campo della Fidelis Andria.
Insomma, la classifica rimane relativamente corta, considerando che è tutta rinchiusa in tredici punti e che di settimana in settimana le squadre cambiano posizione come carte mescolate in un mazzo da gioco. Inoltre, il derby di oggi che si giocherà a Lecce non rivoluzionerà in modo decisivo l’andamento delle diciotto squadre. Pertanto non risulta difficile pensare (e sperare) che il Catania possa continuare la sua scalata fino ai primi posti, dove dimostra di meritare la permanenza, poiché aggiungendo i nove punti di penalizzazione agli otto effettivi, sarebbe secondo a una sola distanza dalla vetta. La prossima partita avrà luogo al “fortino Massimino” e sarà una rivincita contro l’Akragas di Legrottaglie, che ha eliminato i rossazzurri in Coppa Italia, ma sembra continuare la corsa in campionato col freno tirato.
Giuseppe Mirabella