IL PUNGIGLIONE DELLE VESPE MANDA IN SHOCK IL CATANIA

Un solo acuto rossazzurro allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia: è Calil a scaraventare il pallone in rete al 31′, quando Falcone lo serve su punizione ed il brasiliano non si fa attendere. È il gol del pareggio per il Catania, che era andato sotto cinque minuti prima, quando Contessa aveva sferrato un sinistro al volo dopo un grossolano errore della difesa etnea.

La partita, poi, prosegue a ritmi più o meno blandi, senza mai decollare. C’è molta confusione in campo, frutto del pressing considerevole dei padroni di casa, che impediscono ai siciliani di fraseggiare. Le squadre si annullano e così Pippo Pancaro decide di pescare dalla panchina tre attaccanti: Russotto, Barisic e Di Grazia. Ma la manovra offensiva degli ospiti non viene vivacizzata più di tanto. I rossazzurri, infatti, non si avvicinano mai in maniera pungente alla porta dell’ex Polito. Già, pungente, proprio come il gol quasi allo scadere di Bombagi, che si confà alla perfezione col soprannome degli stabiesi, cioè le Vespe. Grande responsabilità per il gol subito è di Garufo, che s’infervora in un’azione leziosa a trenta secondi dalla fine, permettendo il contropiede avversario, senza spazzare via un pallone che anche il più dilettante dei calciatori avrebbe mandato in tribuna.

Juve Stabia- Catania 2-1: è questo il responso della nona giornata. Una sconfitta probabilmente troppo severa per un Catania che avrebbe potuto addirittura portare a casa i tre punti se solo fosse stato più incisivo e concreto. Tirando le somme, però, le uniche due note positive del match sono la continuità di Calil, i cui numeri parlano chiaro ( 5 gol in 9 partite), e l’intenzione di Pancaro di voler vincere a tutti i costi la partita, anche se probabilmente il Catania va a perdere un po’ di equilibrio dietro. Ma la causa della sconfitta è sicuramente il calo di concentrazione fatale negli ultimi minuti, quando il Catania è visibilmente convinto di aver già portato quanto meno il punto a casa. La Lega Pro, però, non permette errori del genere, prova ne sia la rete all’ultimo secondo di Bombagi, proprio come era già accaduto a favore degli etnei, ai danni del Monopoli, con un colpo di testa di Scarsella. Stavolta, però, la caparbietà premia l’avversario.

Al termine del match il tecnico rossazzurro commenta così la sconfitta: “Sono molto arrabbiato. Non meritavamo di perdere questa partita. La rabbia è tantissima. Errore di Garufo? Non è mia abitudine dare una responsabilità al singolo. Non era un incontro che dovevamo perdere. Anche questo fa parte del nostro progetto di crescita. Abbiamo creato meno occasioni da goal rispetto alle altre partite. Anche loro hanno giocato bene, siamo stati poco pungenti. Mancanza di cattiveria? Non credo. La Juve Stabia si è ripresa molto bene e abbiamo giocato in un campo difficile. In trasferta, però, dobbiamo avere la stessa personalità messa in campo. Russotto in panchina? Una scelta tecnica, in attacco sono tutti bravi e posso scegliere in base alle partite. Plasmati? Per noi è molto importante e speriamo di averlo dalla prossima partita”.

Il Catania, adesso, è chiamato a pretendere il massimo dai prossimi due impegni, che saranno i due derby contro Akragas e Messina.
I rossazzurri dovranno dimostrare, inoltre, che il pungiglione delle Vespe non abbia causato uno shock anafilattico, che potrebbe far molto male agli uomini di Pancaro.

Federico Fasone

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