LUCARELLI: “NON E’ FINITA: TESTA ALL’AKRAGAS”

Amarezza, mista a delusione. Non può essere diverso l’umore in casa Catania dopo il pareggio a reti bianche del “Massimino” contro la Juve Stabia, che rallenta clamorosamente la corsa della formazione rossazzurra verso la promozione diretta in Serie B.  Al termine della sfida contro la squadra campana (uscita dall’impianto scortata e senza rilasciare dichiarazioni), Cristiano Lucarelli ha commentato così la difficile serata dei suoi: “Non è finita. Non è affatto finita, anche se è diventata più difficile rispetto a quanto non fosse alle 20.45. Noi dobbiamo pensare solo a giocare queste ultime 4 partite, poi si tireranno le somme. Anche stasera abbiamo messo in campo una prestazione positiva, contro una Juve Stabia abbastanza rinunciataria. Ci aspettavamo questo loro atteggiamento, ma pensavamo che avrebbero rischiato qualcosa in più. Hanno pensato esclusivamente a portare a casa il punticino. Sono riusciti a metterci i bastoni fra le ruote riuscendo ad impedirci di sfruttare la profondità di Barisic e Manneh, ma ancora la strada è lunga. Io però continuo a coltivare il pensiero della Serie B diretta, anche se adesso è tempo di pensare solo all’Akragas. Se non dovesse arrivare la promozione diretta, metteremo l’anima comunque negli spareggi, scenderà in campo lo stesso Catania delle ultime settimane. Oggi ho visto alcuni dei miei ragazzi piangere, ci tenevano a fare un bel regalo alla città e a tutti i tifosi. Resto convinto che, in un modo o nell’altro, riporteremo Catania dove merita. L’arbitro? Non ho nulla da recriminare, non ho visto nemmeno bene gli episodi dei possibili rigori. Troppa pressione? Queste sono gare in un cui più scorre il tempo e non riesci a sbloccarla, più cominci ad avvertire un po’ di tensione. C’è stata un po’ di mancanza di serenità, quando giochi dopo questo accade ed è tutto diverso rispetto alle gare delle 14,30″.

Daniele D’Alessandro

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