BENTORNATA VITTORIA

Finalmente si torna a casa. Il Catania torna al “Massimino” dopo un periodo di esilio forzato dalla propria dimora, che non ha effettivamente sorriso ai rossazzurri, soprattutto nelle ultime partite. Eppure il ritorno nel proprio stadio viene subito inaugurato con il dominio dei calciatori in maglia rossazzurra, ai danni di una Vibonese apparentemente innocua. Nella prima frazione di gara soltanto Ciotti impegna Martinez, per il resto invece sono i padroni di casa a creare e a tenere il pallino del gioco. I due protagonisti sono sicuramente Reginaldo e Pecorino. Il tandem d’attacco, infatti, mette spesso in difficoltà i difensori avversari, riuscendo ad essere i più pericolosi in svariate occasioni. Solo che il gol del vantaggio arriva dall’uomo che non ti aspetti: Nana Addo Welbeck realizza la sua prima rete alle falde dell’Etna quando si trova a tu per tu con Mengoni, pescato da uno scavino del compagno carioca. Poco prima dell’intervallo sia Reginaldo che Pecorino non riescono a mettere in ghiaccio il risultato, così come all’inizio della ripresa, quando il giovane attaccante è lanciato a rete dal numero 10, ma spreca malamente un’altra nitida occasione. Eppure non è ancora finita per il ragazzo catanese di nascita: superata l’ora di gioco, infatti, riesce finalmente a depositare in rete il pallone del 2-0 dopo un batti e ribatti in area di rigore, sugli sviluppi di un corner battuto molto bene da Maldonado.

Partita ormai conclusa si potrebbe dire, ma in realtà c’è spazio per un finale pieno di sofferenza: Plescia sigla la rete che dimezza lo svantaggio a tre minuti dalla fine e poi mister Raffaele si rende autore di un gesto poco carino nei confronti degli ospiti, quando sradica il pallone dai piedi di un giocatore avversario, impedendogli di avvicinarsi verso l’area di competenza della retroguardia siciliana. Episodio che genera un nervosismo tangibile in campo negli ultimi scampoli di partita, quando addirittura Redolfi si fa espellere per qualche parola di troppo rivolta al direttore di gara. Fortuna che alla fine la vittoria non viene messa in discussione. Bentornati tre punti.

Federico Fasone

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