GUARDANDO INDIETRO… MA ANCHE AVANTI: ESAME SICULA PER IL CATANIA

Sono passati sette giorni e la vigilia ha lo stesso identico ritornello: Catania, vinci il derby. Gara decisiva quella di oggi, come praticamente tutte da qui alla fine della “regular season”, sia per tenere a bada un Trapani in netta risalita, e che andrà a Catanzaro per vincere e mettere ancora una volta pressione sui rossazzurri, sia per sperare che quelli davanti diano finalmente qualche lieve segno di cedimento (dovendo peraltro giocare col Matera, non certo una vittima sacrificale). Per poter fare ciò, in attesa di recuperare i tanti infortunati, tra cui Andrea Russotto che si accomoderà in panchina dopo le tante settimane di assenza e che potrebbe essere il grande acquisto per il rush finale, il Catania dovrà inanellare la seconda vittoria consecutiva, contro una squadra si meno forte sulla carta del Siracusa, ma che già all’andata è riuscita a battere gli etnei a domicilio con una prova di grande ordine tattico. Non ci sarà il fautore di quella disposizione difensivamente così accorta, quel Pino Rigoli non troppo amato alle pendici del vulcano e che da dicembre non è più sulla panchina dei bianconeri di Lentini, ma la solidità di una squadra che sta riuscendo a fare un campionato più che dignitoso senza poter giocare alcuna partita difronte al proprio pubblico non va in alcun modo sottovalutata, specie nel giorno in cui può finalmente tornare ad esibirsi nel proprio stadio.

Domani, infatti, riapre le porte l’“Angelino Nobile”, avendo ultimato i lavori all’impianto di illuminazione, e permettendo ai padroni di casa di non ritrovarsi a giocare un derby casalingo proprio nello stadio degli avversari (ma che magari consentirà d’ora in poi al manto del “Massimino” di riposare e di tornare ad essere prima o poi in condizioni meno indecenti rispetto alle ultime uscite). Gara da non sottovalutare come e più delle altre insomma, aspettando di vedere se finalmente il buon mister Lucarelli confermerà le scelte della settimana passata, con Barisic e Porcino favoriti su Manneh e l’acciaccato Di Grazia, reduce da uno scontro in settimana con Bogdan, e con Biagianti riconfermato davanti alla difesa, ruolo in cui eccelle e dove soffre meno la giovane età dei propri avversari, consentendo a Lodi maggiore libertà in zona offensiva. A meno di ulteriori esperimenti, sempre d’attualità nelle ultime settimane, gli unici ballottaggi dovrebbero essere quello tra Semenzato e Aya nel ruolo di terzino destro, con eventualmente la presenza al centro di Tedeschi, e in attacco tra il volenteroso Ripa, che in trasferta ha fatto vedere le migliori cose stagionali, e il ritrovato Curiale decisivo contro il Siracusa.

Queste le probabili formazioni:

Sicula Leonzio (4-3-3): Narciso; Pollante, Camilleri, Aquilante, Squillace; Davì, Esposito, D’Angelo; Sibilli, Foggia, Gammone. All. Diana

Catania (4-3-3): Pisseri; Semenzato, Aya, Bogdan, Marchese; BIagianti, Lodi Mazzarani; Barisic, Curiale, Porcino. All. Lucarelli

(Fonte foto: calciocatania.it)

 

Claudio Maggio

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