SARAO, SELF MADE BOMBER

Spesso il reparto avanzato del Catania è stato oggetto di critiche e pregiudizi per via del non ottimo coefficiente realizzativo. Nonostante ciò, gli attaccanti rossazzurri devono essere comunque lodati per la fame dimostrata in campo e per l’impegno che sicuramente non è mai mancato.

In particolar modo tra i giocatori più in risalto c’è Manuel Sarao. Da quando è arrivato Matteo Di Piazza la competizione lì in avanti è aumentata ancora di più e il classe ’89 ha trovato nuovi stimoli per fare meglio e conquistarsi un posto da titolare per niente scontato. All’inizio di febbraio, a causa anche di qualche acciacco fisico, sembrava aver perso un po’ di terreno nelle gerarchie dell’attacco, ma quando è stato chiamato in causa da mister Raffaele si è fatto sempre trovare pronto e adesso c’è grande fiducia in lui.

Sono sette le reti che ha collezionato Sarao finora, e con un po’ di freddezza in più dal dischetto, sarebbero potute essere anche maggiori. Sei di queste sono arrivate su palla inattiva e ben cinque su colpo di testa. Sarao non è sicuramente il classico attaccante dotato di grande tecnica e capace di saltare l’uomo, ma nonostante ciò grazie alle sue ottime caratteristiche fisiche riesce a dare il suo contributo anche nelle fasi di gioco di rimessa. Analizzando i suoi gol si può notare come quasi sempre si sia creato lui l’occasione per metterla dentro.

In partite statiche e bloccate tatticamente è riuscito a inventarsi giocate che spesso sono valse tre punti pesantissimi. Una delle reti più emblematiche che fanno perfettamente intendere la ferocia e la fama di Sarao, è sicuramente quella di Potenza. In un match che sembrava ormai destinato allo 0-0, è riuscito dal nulla a spizzare di testa un pallone calciato da centrocampo, addirittura arrampicandosi sulle spalle del suo compagno Silvestri che stava provando anche lui a colpire la palla.

Nei calci piazzati Sarao non è mai un buon cliente per le difese avversarie visti anche i gol contro Bisceglie, Ternana e Vibonese. Non a caso nella partita contro il Bari i difensori Pugliesi dopo il gol subito sempre di testa su azione, sono stati costretti a “placcarlo” dentro l’area di rigore al novantesimo levandogli addirittura la maglia e causando quel famoso calcio di rigore poi parato da Frattali.

In diverse partite Sarao è stato chiamato a svolgere quel lavoro sporco tipico dell’attaccante di Serie C per permettere alla squadra di salire, dando una mano anche in fase difensiva e di non possesso. La maggior parte delle volte questo stile di gioco non viene notato e apprezzato da chi guarda il match nelle vesti di tifoso, ma nell’economia della squadra è davvero essenziale.

Sarao è quindi la dimostrazione che l’impegno e il sacrificio nel calcio sono sempre ripagati. La sua voglia di giocare e di dare il massimo per questa maglia è sotto gli occhi di tutti. Ne è la dimostrazione l’esultanza dopo il gol contro il Bari, che invitava mister Raffaele a dargli fiducia e a schierarlo più spesso da titolare in partite così decisive. La stagione è ancora lunga, e di suoi gol ne serviranno ancora molti per puntare in alto.

Sarao può e deve essere il valore aggiunto di questa squadra, e con l’aiuto di tutti i compagni può davvero diventare il nuovo bomber del Catania.

Simone Caponnetto

(Fonte immagine: calciocatania.it)

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