RITIRO A TORRE DEL GRIFO: ANCORA UN ERRORE?

Le voci sulla cessione della società hanno momentaneamente messo in ombra tutte le altre scelte di tipo tecnico legate al Calcio Catania. Tra poco più di un mese, infatti, i componenti della rosa dovranno fare i conti con la solita preparazione atletica di inizio stagione, per trovare la forma fisica in vista del prossimo campionato. Nulla è ancora definito, ma le prime indiscrezioni iniziano a farsi strada in città e, a quanto pare, per l’ennesima volta il ritiro pre-campionato avrà luogo nel centro polifunzionale di Torre del Grifo. Da quando il “Village” di via Magenta è stato costruito, ha sempre fatto da scenario per i ritiri estivi – e non – dei rossazzurri. La prima volta, nel 2011, con Montella; l’anno successivo a TdG si preparò il Catania dell’ottavo posto da record; dal 2013, invece, un disastro. La location non fu mai cambiata, nonostante le due retrocessioni e nonostante i tantissimi infortuni che hanno caratterizzato la stagione in cadetteria.  La condizione fisica dei giocatori è regredita e, tale involuzione, è stata palese.

Perché non portare nuovamente i giocatori ad “alta quota”, come accadeva fino a prima del 2011? Il Catania dei primi anni di Serie A era solito andare in ritiro in Val Rendena (Trentino). Allontanarsi nuovamente dalla vicina Mascalucia sarebbe ideale per diverse ragioni. Innanzitutto per un motivo tecnico: i muscoli, lavorando in luoghi con una maggiore altitudine, vengono ossigenati meglio, questo permette un più rapido recupero e una più veloce ottimizzazione del lavoro preparatorio. In secondo luogo, un ritiro lontano dalla propria città, dalle proprie famiglie, mogli e fidanzate, permetterebbe di trovare anche un’adeguata serenità mentale e di amalgamare perfettamente il gruppo che, in gran parte, sarà rinnovato. Un’ultima valida motivazione per cui sarebbe ideale pianificare un ritiro “fuori porta” è legata alla possibilità di organizzare degli incontri amichevoli pre-campionato con avversari di un certo calibro, come è avvenuto nel 2011 quando Mascara e compagni affrontarono l’Olympique de Marseille.

L’unica attenuante che si potrebbe applicare se dovesse essere scelto ancora una volta Torre del Grifo, sarebbe il notevole risparmio economico. Le tasche societarie, infatti, prenderebbero fiato in vista di una stagione di Lega Pro in cui, come ricordò Lo Monaco qualche mese fa, non ci sono sponsor, né grossi profitti e tutte le spese sono affrontate dagli imprenditori che gestiscono la società… (perché, allora, non vendere?)

Giuseppe Mirabella

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