IL PROGETTO DI PIETRO

Puntiamo a tornare in Serie A entro 3-4 anni. Poi, potrò andare serenamente in pensione“. Nella testa di Pietro Lo Monaco c’è un solo obiettivo: riportare il Catania dove merita di stare. Ambizione coltivata sin dal suo ritorno, a giugno dell’anno scorso, per salvare dalla “morte” un figlio praticamente in fase terminale. Lavoro, lavoro, lavoro: leitmotiv sempre uguale, senza distinguere quasi il giorno dalla notte.

Il “direttore”, in questi 14 mesi, è già riuscito a mettere a segno la sua prima, grande, impresa. Salvando il club rossazzurro dal fallimento, trasformando il passivo in bilancio dai -20 milioni iniziali a -9. Via a poco a poco tutte le scorie della scellerata gestione Cosentino, debiti saldati con abnorme sacrificio e adesso, finalmente, la luce in fondo al tunnel buio e oscuro che pareva aver inghiottito la società dell’Elefante. Manovre da dirigente di altissimo livello, quale Lo Monaco ha dimostrato di essere nella sua lunghissima e vincente carriera.

Per la prima volta dopo due stagioni, si ripartirà in classifica a pari punti con tutte le altre. Niente penalizzazioni, macigno ingombrante e letale nelle difficili e tortuose annate precedenti. Quale miglior occasione, dunque, quella di sfruttare l’assenza di handicap per compiere il primo tratto del lungo percorso che porta al paradiso del calcio? Serie B alla svelta, poi il sogno già toccato poderosamente con mano per 8 stagioni consecutive: il piano è questo.

Nulla è impossibile, niente, perchè il Catania non muore mai. Le idee nella testa del dirigente di Torre Annunziata sono chiare, anzi chiarissime.  A Lucarelli e i suoi ragazzi il compito di iniziare la risalita. Sperando che la pensione per Pietro non tardi ad arrivare, perchè tutto ciò significherebbe soltanto che…

(Fonte foto: calciocatania.it)

Daniele D’Alessandro

 

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *