RAFFAELE SI PRESENTA: “VOGLIO RIBALTARE I PRONOSTICI SUL CAMPO”

Prima conferenza stampa stagionale in casa Catania. Al quartier generale di Torre del Grifo, infatti, sono arrivate le parole dell’amministratore unico Nico Le Mura, del responsabile dell’area Tecnica Vincenzo Guerini e del tecnico etneo Giuseppe Raffaele. Durante l’incontro con i giornalisti, inoltre, è stato presentato lo staff tecnico che accompagnerà l’ex mister del Potenza in questa stagione.
Queste le dichiarazioni dei protagonisti.

Nico Le Mura: “Grazie a tutti voi per essere qui e per quello che avete fatto. Finalmente si torna a parlare di calcio. In questo momento stiamo riorganizzando tutto, abbiamo trovato le macerie sotto tutti i punti di vista. Lavoriamo dalla mattina alla notte, tutti i giorni. Siamo presenti, ci siamo: ci sentiamo al sicuro nell’area sportiva con Maurizio Pellegrino e Vincenzo Guerini che faranno di tutto per accontentare il mister.
Sigi è pronta a fare degli sforzi, in autonomia. Con Tacopina abbiamo parlato e firmato un patto di riservatezza: rifletteremo noi e rifletteranno loro. Noi comunque continueremo a lavorare, ogni giorno. Poi, come si suol dire, “se son rose fioriranno… ” Giocatori fuori dal progetto, ingombranti per via dei loro contratti? Confidiamo ciecamente nel lavoro di Maurizio Pellegrino, sia in entrata che in uscita. Il CdA? Non è stato ancora promulgato per via di qualche questione giuridica attinente alla vecchia società. Risolti questi cavilli, verrà reso noto il consiglio d’amministrazione. Siamo sereni da questo punto di vista. Gli obiettivi stagionali? Andremo a step, il mister ha fatto delle richieste e cercheremo di accontentarlo. Poi guarderemo ai conti. Cercheremo di essere “nascosti”, non facciamo proclami, ma per Catania il target non può essere la salvezza. Rassicuriamo la città e i tifosi che faremo un grande campionato”.

Vincenzo Guerini: “Grazie a tutti per essere qui. Ci tengo subito a dire che Raffaele è stato scelto insieme a Maurizio Pellegrino per come ha lavorato, per cosa ha fatto vedere in campo e non fuori. Crediamo di aver fatto la scelta giusta in relazione alla nostra idea tecnica. Parlare di miracolo è forse fuori luogo, ma stiamo lavorando tanto incontrando ogni giorno tante difficoltà. C’è un atmosfera positiva che deriva dal buon lavoro fatto nelle settimane addietro. La società ci sta dando tutti i mezzi a disposizione per lavorare sul campo, in assoluta serenità. I compiti sono ben assegnati, ognuno sa quel che fa e c’è grande collaborazione: è davvero un piacere per me lavorare con queste persone. Il settore giovanile è molto importante, fondamentale. Ho accettato la proposta di Maurizio proprio per il grande valore che verrà dato ai talenti: sarebbe un peccato non sfruttare un patrimonio incredibile come Torre del Grifo. Vogliamo creare un legame solido con le società dell’hinterland, catanese e non, per evitare che possano portare i giovani bravi da altre parti d’Italia. Mercato? Abbiamo una squadra forte, riceviamo richieste ogni giorno per diversi giocatori. Noi comunque allestiremo una squadra che possa soddisfare le richieste dell’allenatore che, a mio avviso, è la componente più importante dell’intero sistema”.

Giuseppe Raffaele: “Buonasera a tutti, vi ringrazio per la presenza. Ero già felice quando abbiamo iniziato il percorso e sono ancora più convinto dopo le prime settimane di lavoro. Ho accanto una società che sta cercando di renderci la vita possibile sul campo. Siamo un gruppo ambizioso, voglioso, ma con i piedi per terra. Voglio essere una persona che parla coi fatti, che lavora senza fare proclami. Se la testa accompagna le gambe, viene tutto più facile. Stiamo cercando di fare le cose in maniera ponderata, non mi nascondero’ mai in merito alle mie scelte. C’è un grande gruppo di lavoro, con Pellegrino, con mister Guerini e con tutto l’ambiente. Non vedo l’ora di conoscere da protagonista il “Massimino” pieno come in quella gara play-off dello scorso anno. Il calcio deve essere con il pubblico, deve esserci la passione: lo stadio deve essere pieno.
Come si fa a far rendere gente di categoria inferiore? Credo che bisogna creare un organico in cui ognuno possa ritagliarsi il suo spazio mettendo a disposizione le proprie caratteristiche. In secondo luogo bisogna essere coesi e partecipare alla stagione tutti insieme. Quando ogni giocatore riesce a dare il massimo, si ottengono grandi risultati.
Il bilancio delle prime settimane e sul mercato? Il bilancio è sicuramente parziale al momento, stiamo cercando di sviluppare delle idee. Ci sono tanti giovani, ci sono molti elementi che non faranno più parte della rosa: quest’anno sarà molto particolare per via dei tempi strettissimi. Sul mercato non posso fare nomi o cognomi, ma Catania è una piazza ambita. Credo che bisognerà essere pazienti, aspettare delle uscite e andare a prendere altri giocatori. Noi vogliamo costruire una squadra aggressiva, veloce, che voglia vincere e far innamorare il pubblico. Mi piacerebbe avere i top player di categoria, ma in quest’anno particolare ho accettato subito il Catania pur avendo altre opzioni allettanti. Non partiamo da favoriti per il primo posto, ma io come ho sempre fatto in carriera voglio arrivarci. Il mio gioco su cosa si baserà? Sul fare un gol in più dell’avversario.
I primi due arrivi in difesa? Sono arrivati due giocatori di Serie C che andranno a comporre la batteria dei terzini con Pinto e Calapai che danno ampie garanzie. Abbiamo colto al volo queste opportunità e sugli esterni direi che siamo apposto così. Sono contento, per il resto, se 10-12 elementi importanti della rosa resteranno qui: vogliono scrivere la storia, mi fa molto piacere data la stagione particolare che accingiamo a vivere.
Ripeto, abbiamo delle idee e su queste idee voglio delle risposte da chi è già in rosa. Chi vuol essere protagonista in questa squadra, deve esprimere entusiasmo e voglia di vivere questa esperienza.
Le amichevoli? In questo momento stiamo cercando di allenarci fra di noi, abbiamo disputato due partite interne alzando di volta in volta il minutaggio. Questo è un problema di tutti, di livello mondiale, dalle big europee ai dilettanti. Per noi è dura, vedremo tra qualche giorno o settimana se riusciremo a fare qualcosa. Questa situazione però non mi disturba, perché ad esempio posso prevenire degli infortuni gratuiti. Lavoriamo di più e stiamo qui: quando ci sarà la possibilità, faremo delle amichevoli”.

Daniele D’Alessandro

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