OCCASIONE SPRECATA

Il Catania si presenta al “Marcello Torre” di Pagani per il recupero della tredicesima giornata del girone di andata.
Sarebbe stata l’occasione per diminuire il divario di punti dalle rivali in classifica e per dare continuità alla striscia di vittorie delle ultime uscite, ma i rossazzurri non sono stati in grado di sfruttarla e hanno dovuto fare i conti con una Paganese più in palla e più cinica nello sfruttare le occasioni da goal.
Una sconfitta amara, l’ennesima della stagione che ora salgono a sette.

La Paganese fin da subito ha fatto comprendere al Catania l’obiettivo di conquistare i tre punti grazie alla corsa e a un pressing alto bloccando sul nascere qualsiasi linea di passaggio o idea di gioco dei ragazzi di mister Lucarelli.

Gli azzurri stellati passano in vantaggio prima al 14′ su un rigore concesso (molto generosamente, ndr.) dall’arbitro Tremolada e realizzato dal capitano Scarpa e poi al 34′ su colpo di testa di Stendardo su amnesia difensiva catanese.
Gli etnei cercano di reagire al dominio campano rendendosi pericolosi per due volte con Barisic che mette al centro due traversoni non trasformati in goal dai suoi compagnia.

Il Catania torna sul campo di gioco dopo l’intervallo con la voglia di cercare di recuperare la partita, ma più volte sbaglia l’ultimo passaggio per andare in rete.
Al 51′ Dall’Oglio accorcia su punizione, ma la Paganese dopo dieci minuti conquista nuovamente il doppio vantaggio con il classe 2001 Guadagni che dalla distanza insacca Furlan.

Il Catania esce dal “Torre” leccandosi le ferite per una partita persa malamente, nonostante Lucarelli sia contento della prestazione dei suoi, e consapevole che deve imparare dai suoi errori
Adesso deve cominciare a pensare subito alla partita di domenica prossima contro il Teramo, la seconda di tre partite consecutive lontano dal “Massimino”.

Claudio Pisi

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