NON TUTTO È PERDUTO

I due ultimi pareggi casalinghi non vanno visti in maniera del tutto negativa:  due punti sono pochi se ragioniamo in termini di risultati di classifica ma sono positivi se visti sotto il profilo delle performance, del gioco ritrovato e soprattutto delle speranze. Vibo ha segnato (così si spera) uno spartiacque tra il tracollo di una squadra smarrita e impaurita e la ritrovata speranza e certezza nelle proprie capacità. Soprattutto il duello con il Bari, squadra di pari caratura, ha dimostrato, se mai ce ne fosse il bisogno, che il Catania esprime il meglio di se con avversari tecnici o di rango superiore. Certo, non tutto è risolto. Persistono problemi difensivi  (vedasi adattamento di Biagianti) e mancanza di spregiudicatezza in fase di realizzazione, che possono essere superati più con un training autogeno che attraverso sperimentazioni della formazione. Questa squadra ha bisogno di ritrovare fiducia in se stessa e soprattutto continuità. Chi dice che sia fuori dalla corsa promozione e che debba accontentarsi di fare soltanto un buon campionato, probabilmente si sbaglia. La gara contro il Bari ha dimostrato che la squadra è viva e corre in tutti i reparti. Piano piano acquisterà una propria fisionomia che gli consentirà di risalire la china e lottare per la promozione. Mbende dimostra di avere recuperato la forma fisica e di essere in grado di ridare sicurezza ad una difesa che fino ad oggi è la peggiore del campionato. Anche le défaillance dell’estremo difensore sono dipese in gran parte dalla fragilità del reparto difensivo e, si pensa, che una ritrovata solidità possa contribuire a risolvere definitivamente il problema in tale reparto.

Ugo Zinna

(Fonte foto: calciocatania.it)

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