MESSINA, SECONDA IN CLASSIFICA FRA MILLE SORPRESE

Nonostante la rivalità che intercorre tra Catania e Messina, sarebbe senza dubbio pericoloso, non riconoscere i meriti degli avversari e, quindi, sottovalutarli. Perché, fino ad oggi, il Messina è una delle squadre che più ha sorpreso il pubblico di Lega Pro: intanto è seconda a quota 19 punti, e già questo basterebbe per far stare sull’attenti i rossazzurri.

Ma ciò che più sbalordisce è che i biancoscudati, fino a fine agosto, avrebbero dovuto partecipare al campionato di Serie D: infatti sono stati riammessi in extremis al posto della Vigor Lamezia, retrocessa invece, insieme al Torres, per il illecito sportivo. Questo ha ovviamente creato non pochi problemi ai dirigenti messinesi che, in poco più di una decina di giorni, hanno dovuto costruire un organico che fosse all’altezza della competizione.

Missione compiuta? Evidentemente sì, anzi meglio di quanto si potesse immaginare. I numeri dicono infatti che i “cugini” viaggiano ad una media di quasi due punti a partita, che sono stati battuti solo una volta e, infine, che hanno la migliore difesa del campionato. Un secondo posto, quindi, tutt’altro che immeritato. Il Catania, però, se non fosse per la penalizzazione, sarebbe solamente a -1, a dimostrazione di come comunque gli uomini di Pancaro stiano facendo bene in questo campionato, nonostante la recente regressione.

Il Messina, allenato da Arturo Di Napoli, sta sorprendendo su tutti i campi per la grande mole di gioco proposta e per una maturità del tutto inaspettata da una compagine costruita “all’ultimo minuto”.

I giocatori più in vista in questo primo scorcio di campionato sono stati sicuramente diversi. Innanzitutto figura tra i pali un giovane portiere, che quest’estate era stato in prova a Torre del Grifo: Alessandro Berardi. Estremo difensore vivace e con buone doti tecniche, protagonista assoluto della scalata della primavera della Lazio, allenata da Simone Inzaghi. In difesa il veterano è sicuramente Alessandro Parisi, terzino sinistro che nei primi anni 2000 aveva sbalordito il palcoscenico della Serie A, arrivando ad indossare anche la maglia della nazionale. In attacco, invece, occhio a Diogo Tavares, centravanti portoghese con un passato importante in cadetteria, e a Salvatore Cocuzza, beniamino dei tifosi giallorossi dopo diverse stagioni disputate tra le file messinesi.

Il derby, quindi, torna dopo otto anni non proprio in punta di piedi: la partita sarà importantissima per entrambe le compagini, che si sfideranno per confermare i propri obiettivi e per tornare tra le grandi del calcio siciliano.

Carlo Cimellaro

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