MA PERCHÈ?
Le premesse per fare male c’erano tutte e il Catania, come di consuetudine, non ha voluto deludere le aspettative: infortuni e polemiche extra calcistiche, alla vigilia di una gara in un campo complicato come quello di Monopoli, non potevano che portare a una sonora disfatta. A differenza della gara con la Viterbese, in cui tutto era andato per il verso giusto, se pur con qualche pecca dal punto di vista del gioco, gli etnei non sono riusciti né ad avere il completo controllo del campo né il consueto palleggio.
Per Camplone difesa tutta da ridisegnare, bisogna pur ricordarlo. Ma è evidente, oltre che preoccupante, la facilità con cui la squadra prende imbarcate lontano dalle mura amiche, che sia schierata la difesa titolare o meno. Con il passivo di Monopoli, infatti, salgono a 9 le reti subite dall’11 dell’elefante nelle sole 3 trasferte disputate finora in questo campionato. Sempre le medesime amnesie su calci da fermo che non possono far dormire sonni tranquilli al mister e i suoi calciatori, che sciupano risultati e belle prestazioni a causa di distrazioni evitabili e veniali.
Altro dato preoccupante è l’involuzione del bel gioco e del palleggio visto nelle prime giornate. Una spirale che, insieme alla serie di infortuni, potrebbe portare a rivedere le stime su una squadra che tanto aveva fatto ben sperare.
Insomma, intorno alla fortezza di torre del Grifo si addensano nuvole nere. Non resta che sperare siano solo di passaggio…
Simone Caffi
( Fonte immagine: calciocatania.it)
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