PICCOLI CON LE “PICCOLE”

Vittoria doveva essere, vittoria non è stata. Il pareggio maturato sul campo della Sicula Leonzio ha il sapore dell’ennesima occasione sprecata in casa Catania. Soprattutto in considerazione della frenata del Lecce, fermato anch’esso sullo 0-0 dal Matera. D’altra parte, l’incapacità di approfittare dei passi falsi dei pugliesi è stato un leitmotiv che ha continuamente contraddistinto la stagione del team di Lucarelli.

Una formazione, quella rossazzurra, a cui spesso è mancato quel quid in più, in particolare contro le cosiddette “piccole” del campionato. Basti ricordare che, tra andata e ritorno, la Sicula Leonzio ha concesso un solo punto agli etnei. Un po’ come accaduto nel doppio confronto contro la Casertana, uscita vincente sia in terra campana che al “Massimino”. Defaillance certamente evitabili per una squadra dello spessore del Catania, che avrebbe potuto trovarsi appaiato al Lecce e giocarsi le chance di promozione diretta in questo ultimo scorcio di stagione.

La realtà, invece, vede i rossazzurri a sette lunghezze dalla vetta (con una partita disputata in meno, è vero), addirittura agganciati dal Trapani al secondo posto.

Ma il passato è passato. Il presente, adesso, parla di nove partite da giocare tutte d’un fiato dove – ma è superfluo ribadirlo – ogni calo di concentrazione può risultare fatale. L’impegno casalingo contro la Reggina – impelagata nella lotta per non retrocedere – costituirà l’ennesimo banco di prova, con la speranza di fare in mondo che la stagione 2017/2018 non venga catalogata come la stagione dei rimpianti.

Antonio Longo

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