LEGA PRO: ARRANCANO ANCORA LE FAVORITE
Seconda ed ultima domenica di riposo per il Catania. Domenica infatti, gli etnei esordiranno in quel di Matera. Stessa sorte anche per le due ripescate, Monopoli e Messina
In questa stagione, il girone sud appare decisamente il più competitivo. Oltre il Catania, squadre come Lecce, Foggia e Juve Stabia sembrano finite in Lega Pro quasi per scherzo. Eppure alcune di loro hanno già capito che tornare in B non sarà proprio una passeggiata.
È il caso del Foggia, sorpresa in negativo di questo avvio di campionato, che sta incontrando non poche difficoltà. La squadra allenata dall’ex rossazzurro De Zerbi, impatta contro un ottimo Catanzaro e non va oltre l’1-1. A conferma di un avvio non esaltante delle grandi del girone, la neopromossa Fidelis Andria, dopo aver espugnato alla prima giornata il “Via del Mare” di Lecce con un pesantissimo 1-3, vince nuovamente e conquista la vetta della classifica.
La doppietta di Morra e la splendida punizione di Strambelli stendono il Matera, prossimo avversario dei rossazzurri. La squadra di Dionigi si ritrova adesso con un punto in classifica: ha vinto all’esordio, ma ha dovuto scontare l’iniziale penalizzazione di due punti. L’Andria, però, non è l’unica matricola a tener testa alle grandi del Girone C.
La Lupa Castelli Romani, infatti, ferma il più attrezzato Benevento, recupera
Il big match di giornata, invece, se lo aggiudica il Lecce di Moscardelli espugnando il “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia. Decide la rete di Papini al minuto 49 che regala i primi tre punti della stagione ai pugliesi. Falsa partenza per la Juve Stabia. I campani, infatti, rimangono impantanati a quota zero rappresentando l’emblema delle “grandi” in difficoltà.
Tuttavia, la classifica è ancora precaria soprattutto in virtù delle diverse gare da recuperare. Alla lunga, sicuramente usciranno fuori i valori tecnici di squadre più attrezzate rispetto ad altre. Il Catania di Pancaro dai bassifondi della classifica, ai blocchi di partenza non può far altro che rimboccarsi le maniche e prepararsi ad un percorso in cui tutti gli avversari stanno sullo stesso piano. Il diktat? Non sottovalutare nessuna compagine cercando di colmare immediatamente il gap di 9 punti.
Marco Zappalà
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