LA STAGIONE DI KEVIN BIONDI

La stagione 2019-2020, probabilmente non entrerà probabilmente negli annali della storia rossazzurra. Quantomeno, non per motivi inerenti a questioni di campo. Tuttavia, qualche nota positiva che potrebbe rappresentare importanti basi per il futuro, c’è. Su tutte, quella che riguarda il grande anno vissuto da un giocatore, perlopiù catanese. Sì, naturalmente stiamo parlando del talentuoso Kevin Biondi.

Il classe ’99 proveniente dal vivaio etneo, dalle primissime timide uscite ad oggi, si affermato come uno dei top player della rosa a disposizione di Cristiano Lucarelli. In primis per le sue qualità: corsa, intensità e tecnica, che sembrano aver poco a che fare con la Serie C; poi, per la sua versatilità, caratteristica fondamentale nel calcio moderno e musica per le orecchie di ogni allenatore. Terzino, mezzala, esterno offensivo: ha fatto di tutto Kevin Biondi nell’arco della stagione, facendosi notare anche in zona gol, soprattutto durante la rassegna dei playoff. Per lui, a livello personale è stata senza alcun dubbio una stagione da incorniciare nonostante l’emergenza coronavirus che a marzo ha frenato il suo percorso di crescita proprio sul più bello.

Adesso il Catania, in attesa di una nuova proprietà (novità attese il 23 luglio), si trova in casa un vero e proprio gioiellino. E allora, la domanda è lecita: quale sarà il futuro di Biondi? È questo l’interrogativo che in questo momento gira nella testa dei tifosi rossazzurri. Sarà lui uno dei perni del nuovo progetto tecnico, oppure sarà lasciato partire di fronte ad offerte allettanti provenienti da club di categoria superiore? Il mercato su di lui, d’altra parte, si preannuncia caldo. Le sue prestazioni e le qualità sopraelencate non saranno di certo sfuggite agli occhi degli osservatori di squadre di Serie B, o addirittura di Serie A.

Tempo al tempo, pertanto. Intanto questo suo exploit lascia fatto inconfutabile che il vivaio etneo si sta profilando sempre più come una virtuosa officina di talenti, complice, naturalmente, anche della qualità di una struttura come Torre del Grifo. Chissà quindi che un domani, un nuovo ambizioso progetto rossazzurro non possa partire proprio da queste basi. Perchè in fondo, col lavoro e la programmazione, le note liete ci sono sempre. E in questo caso, profumano anche di catanesità.

Fonte foto: calciocatania.it

Marcello Mazzari

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