LA PIAGA DELLA VIOLENZA SI ABBATTE ANCORA SUL MONDO DEL CALCIO

Nello strano mondo del calcio capita che i tifosi di una squadra che occupa le prime posizioni in classifica, il Foggia nello specifico, non gradiscano una pesante sconfitta per 3-0 rimediata sul campo di un avversario meno blasonato come la Fidelis Andria. Capita anche che i tifosi di cui sopra decidano di aggredire il pullman della propria squadra. Così, al rientro dalla trasferta, il mezzo è stato preso d’assalto da trecento teppisti circa, alcuni dei quali sono riusciti a salire sul pullman e a diffondere il panico: sputi, minacce, botte e spranghe di ferro per mostrare il muso duro contro i giocatori. Ad alcuni di essi sono stati anche rubati oggetti personali, altri ovviamente sono stati feriti.

Quello di Foggia è sicuramente un episodio grave e indicativo di come la violenza sia ancora fortemente radicata nel mondo del calcio. Addirittura, molti giocatori del club pugliese – visibilmente scossi e molto spaventati – hanno deciso di allontanarsi dalla città per alloggiare in un hotel.

Sul caso si sono subito pronunciati i big della Lega Pro e del mondo del calcio. Damiano Tommasi, ex giocatore ed attuale presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha definito l’evento “inqualificabile” sottolineando il fatto che il vero calcio che si vuole costruire in Italia deve essere privo di episodi simili. Danilo Coppola, responsabile della Lega Pro, si è fatto subito portavoce degli eventi di Foggia e inoltre ha ipotizzato il blocco dei campionati. Nell’immediato, invece, è stato deciso il ritardo di 5 minuti di tutte le partita di Lega Pro, in segno di solidarietà nei confronti dei professionisti aggrediti.

Ovviamente la soluzione di sospendere i campionati sarebbe drastica ma, probabilmente, inutile poiché quella frangia violenta e malata del calcio continuerà ad assistere ad eventi sportivi e a portare la propria mentalità violenta all’interno e all’esterno degli impianti.

Sui fatti di Foggia indaga la procura, ma per dovere di cronaca, è necessario ricordare che arresti, Daspo e diffide hanno da sempre caratterizzato il calcio italiano e i risultati, purtroppo, sono ancora sotto gli occhi di tutti. Forse è giunto il momento di bandire definitivamente dal mondo sportivo tutti coloro che non risultano compatibili con esso e portare una vera e propria rivoluzione così come avvenuto in Inghilterra dove il fenomeno Hooligans è stato sradicato in pochi anni.

Giuseppe Mirabella

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