PRIMA DI GRAZIA, POI CURIALE: IL CATANIA BATTE L’AKRAGAS E VOLA A -3 DAL LECCE

Lo stop del Lecce a Fondi era un’occasione troppo ghiotta da sprecare. Il Catania l’ha saputa cogliere, come un fiore in un prato verde e rigoglioso. I rossazzurri battono 2-0 l’Akragas al “Massimino” grazie ai gol nella ripresa di Andrea Di Grazia (ex della contesa) e Davis Curiale, conquistando il quinto successo consecutivo  e piombando a -3 dalla capolista. Adesso, per il primo posto, si aprono scenari incredibili per la truppa guidata da Cristiano Lucarelli, attesa venerdì sera dall’infuocato derby di Trapani che potrebbe portare il club dell’Elefante in vetta alla graduatoria.

LA PARTITA – Il tecnico livornese conferma l’ormai canonico 4-3-3, modulo da sempre nelle corde della squadra rossazzurra. Davanti a Pisseri, linea a quattro difensiva composta da Semenzato, Aya, Bogdan e Marchese. A centrocampo, spazio al trio formato da Biagianti (alla 200esima presenza con il Catania), Lodi e Caccetta, mentre il reparto offensivo è affidato nelle consuete mani di Russotto, Curiale e Di Grazia. Pronti-via, a sorpresa, è l’Akragas (ultimo e in piena crisi tecnico-societaria) a rendersi pericoloso grazie ad una serie di conclusioni da fuori area, tra cui quella del giovanissimo Gjuci, smanacciata da un miracolo del solito Pisseri sul palo. I rossazzurri, dal canto loro, provano a fare la partita, sviluppando diverse manovre lungo tutto il fronte d’attacco, ma rendendosi davvero poche volte pericolosi dalle parti del portiere ospite Vono. A metà frazione, è proprio il capitano Marco Biagianti a sfiorare l’eurogol, ma la sua deviazione di tacco su cross di Semenzato si spegne di poco sul fondo. Poco dopo, però, ecco l’episodio che cambia le sorti dell’intero match: l’attaccante agrigentino Parigi viene a contatto con Bogdan nell’area di rigore etnea, lo scaraventa giù e viene espulso senza esitazione alcuna dal direttore di gara Natilla da Molfetta. Biancazzurri in 10, la gara si mette praticamente in discesa per i padroni di casa.

Se il primo tempo si chiude sullo 0-0, nella ripresa il Catania decide di chiudere subito i giochi. Nel giro di 4 minuti, tra il 58° e il 62°, i rossazzurri rifilano un doppio montante degno di Tyson che manda al tappeto la formazione di Di Napoli. Prima è Andrea Di Grazia (ex della sfida) a far esplodere di gioia il vecchio “Cibali”, sparando in rete da pochi passi dopo una convulsa azione nel cuore della difesa ospite. Qualche lancetta di orologio più tardi, invece, è di Davis Curiale il sigillo finale sul match, bravo a despositare alle spalle dell’incolpevole Vono dopo una grande combinazione con lo scatenato Di Grazia. 2-0, game-over. Di lì in poi non accade più nulla, con gli uomini di Lucarelli che si limitano a gestire il possesso palla, lasciando le briciole a Vicente e compagni. Da segnalare la standing ovation, meritatissima, per Andrea Di Grazia, tremendamente decisivo con un gol e un assist nell’economia della partita. Al termine di ben 5 minuti di recupero, arriva il fischio finale. Il Catania vince, il Catania esulta. Soltanto 3 punti, ora, separano i rossazzurri dal traguardo più ambito, quel primo posto condizione necessaria per volare direttamente in Serie B. Venerdì, al “Provinciale”di Trapani, derby caldissimo da non fallire. Obiettivo 3 punti, chiarissimo, per approfittare del turno di riposo del Lecce e piombare lassù, davanti a tutti. Per avvicinare un po’ di più il sogno chiamato cadetteria…

Daniele D’Alessandro

 

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