Cosentino furioso, il Crotone ribatte
Il peggiore in campo durante la partita Catania- Crotone non è stato nessuno dei ventidue giocatori in campo, ma Juan Luca Sacchi e di professione fa l’arbitro. La trattenuta di Matute su Maniero, il fallo di mano a braccio largo di Claiton e il goffo tentativo di Rabusic di allontanare il pallone rotolandoci praticamente sopra e toccandolo in più punti con il braccio, sono stati gli episodi clou che hanno fatto scatenare l’ira furiosa di Cosentino.
Con toni duri ed esagitati, dettati anche dalla consapevolezza che tra andata e ritorno gli “amici” pitagorici hanno sottratto al Catania 4 punti; Cosentino, finalmente, ha rotto il silenzio stampa che durava da troppo tempo, accendendo i riflettori su diversi temi che stanno sgonfiando il mondo del pallone, tra cui anche la famigerata telefonata del presidente della Lazio Lotito.
Se ciò non fosse ancora sufficiente, sono arrivate puntuali le dichiarazioni sponda Crotone dell’ amministratore delegato Gianni Vrenna, a proposito dell’atteggiamento minaccioso di Cosentino : “A prescindere dal risultato della gara, non può e non deve capitare quello che è successo al Massimino ad opera dell’ad Cosentino al rientro delle squadre negli spogliatoi alla fine del primo tempo ed in chiusura di gara. Il signor Cosentino –prosegue Gianni Vrenna- non può assumere atteggiamenti minacciosi ed intimidatori nei confronti della nostra dirigenza e penso che avrebbe meritato una sanzione maggiore rispetto a quella che gli è stata conferita. Gli arbitri sono una componente essenziale del nostro gioco ed è giusto che ognuno possa svolgere con la massima serenità il proprio lavoro.”
In settimana anche Andre Abodi, presidente della lega serie B, che prima aveva twittato manifestando l’incapacità del direttore di gara, ha dissentito e preso le distanze dalla vena polemica di Cosentino.
L’interrogativo a questo punto pare chiaro, avrà fatto bene l’amministratore del Catania ad alzare i toni?
Dario Marchese