CI È MANCATO TANTO COSI’…

Tanto amaro in bocca. Non tanto per il pareggio, che alla fine è probabilmente il risultato più giusto, ma soprattutto per la grande occasione sprecata dal dischetto al 93′ da Dall’Oglio che avrebbe potuto regalare tre punti fondamentali per il proseguo del campionato. E invece, come già successo non di rado in questa stagione, gli undici metri hanno ancora una volta tradito i rossazzurri. Questione di centimetri, di fortuna, di imprecisione, di casualità, di abilità del portiere avversario. Tanti fattori che rendono storicamente il calcio di rigore una lotteria dalle mille varianti.

Certo, battere il Bari avrebbe significato imprimere una svolta significativa nella lotta per le posizioni di vertice. Ma i “se” e i “ma” contano poco, nel calcio. Quel che resta è invece una prestazione dai due volti, con un primo tempo col freno a mano tirato e, di contro, un secondo tempo nel quale, oltre ad aver agguantato il pareggio con Sarao, i rossazzurri hanno sfiorato il bottino pieno.

Al netto di qualche imprecisione di troppo e di una rosa continuamente martoriata dagli infortuni, il test di ieri lascia comunque in eredità la sensazione di una squadra in grado di giocarsela con tutte le compagini del campionato, Ternana a parte. Basti pensare che ad inizio stagione il Bari era accreditato come possibile squadra ammazzacampionato.

Il tempo delle riflessioni tuttavia è già finito. Mercoledì si vola già a Pagani per la quarta tappa di questo incredibile tour de force con un match ogni tre giorni. Un crocevia fondamentale per delineare una volta per tutte le ambizioni di questo Catania.

Antonio Longo

Fonte foto: calciocatania.it

Se ti è piaciuto, leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *