“E’ nei momenti complicati che si vedono i veri uomini”. Pensiero inconfutabile, espressione perfetta del Catania di oggi. Situazione delicatissima quella attuale in casa rossazzurra, 5 sconfitte consecutive che hanno lasciato il segno nella squadra guidata da Giovanni Pulvirenti. I play-off, nonostante tutto, sono ancora lì, distanti soltanto due punti. Per ricominciare a sognare, tuttavia, è ora di rialzare il capo e uscire fuori gli attributi.  A fare la differenza, adesso, sono chiamati i senatori, gli elementi di maggior carisma e personalità all’interno dello spogliatoio.

Lo sa bene Marco Biagianti, il capitano della truppa dell’Elefante. Tornato in estate da “figliol prodigo”, per la gioia di tutti coloro i quali avevano ammirato e applaudito le gesta di quel lottatore col “27” su tutti i campi di Serie A, il suo inizio di stagione alle falde dell’Etna pareva promettere tanto, tantissimo di buono. Battaglie mastine in mediana, inserimenti, gol e corse sfrenate sotto la curva per esultare: il Catania viaggiava spedito, spinto dal furore e dalla garra di “Marcolino”, sempre più osannato dal pubblico del “Massimino”.

Con il passare dei mesi e delle giornate, però, ecco arrivare le prime difficoltà, sia per il team etneo, quanto per il centrocampista fiorentino. I k.o si susseguono, la guida tecnica cambia ripetutamente, la tifoseria inizia a distaccarsi dai propri calciatori. Biagianti, al contempo, subisce le vicende, faticando e non riuscendo più a incidere in mezzo al campo come prima. Una vera e propria tempesta, insomma, un tunnel oscuro alla fine del quale sembra non intravedersi alcun bagliore di luce. Oggi, a poco più di un mese dal termine della regular season, tirarsi fuori dalle sabbie mobili appare ancora possibile, oltrechè doveroso. Purchè la squadra ritrovi l’orgoglio e la fame di un tempo. Purchè il capitano torni ad essere leader e condottiero, impugnando quella torcia che possa permettere alla squadra di fuggire dal buio di questa crisi senza scrupoli.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Daniele D’Alessandro