DIFESA: SBAGLIO IO, SBAGLI TU… E NON SI VINCE PIÙ!

La mancanza di fortuna, gli episodi sfavorevoli, i campi spesso non in perfette condizioni: a questo spesso si è attribuita la mancanza di risultati del Catania. Scuse plausibili, per carità e spesso con riscontri anche reali. Ma alcune leggerezze commesse con tanta meticolosità e continuità nelle ultime giornate hanno del clamoroso e lasciano, a dir poco, perplessi.

Ormai non c’è bisogno che l’avversario attacchi, fanno tutto i rossazzurri: creano occasioni, esprimono buon gioco, sbagliano gol già fatti, ed in fase difensiva, nelle poche situazioni in cui si trovano in difficoltà, si addormentano.
E se da un lato le difficoltà in fase di costruzione erano già note, la difesa, almeno su quella, si sperava di poter contare. Ed invece no, i cambi di allenatore pare abbiano destabilizzato tutto. Ma ne siamo sicuri?

Già, perché al di là di qualche episodio sfortunato, pare assurdo che nelle ultime uscite si siano concessi gol su calci piazzati per errori su marcatura, non pare normale che si regalino gol e ripartenze con questa frequenza per banali errori individuali. Perché la difesa, intesa nel suo insieme, è solida ed è stata capace di non andare in difficoltà persino con le prime della classe Lecce e Foggia.

Eppure è così che da diverse giornate viene sprecata l’occasione per rimettersi nei binari giusti ( o nella giusta via, se vuoi cambia): ora sbaglio io, ora sbagli tu ed alla fine ci si ritrova sempre a rincorrere, ogni partita la stessa storia.

Non è un caso se il Catania, nelle ultime tre giornate contro Paganese, Foggia e Catanzaro, si sia ritrovato sempre sotto.
Questione di testa, questione di (de)concentrazione, insomma.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Simone Caffi

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