WELBECK MANIA

Non è dato sapere se possegga o meno il dono dell’ubiquità, ma se si cercasse sul dizionario il significato del termine “dovunque” l’esempio correlato recherebbe un solo nome e cognome: Nana Addo Welbeck Maseko.

Arrivato in silenzio quest’estate dal Mladost Kakanj (Serie A bielorussa), il talentuoso mediano classe 1994 è riuscito a far subito breccia nel cuore di tutti gli appassionati supporters dell’Elefante. Sin dalle prime amichevoli, Nana ha fatto “boom”. Esplosivo, tecnico, dinamismo allo stato puro. Ad Avellino poi, in occasione del debutto in campionato, il primo timbro. E che timbro: stop dal limite dell’area e “scaldabagno” depositato lì dove il sole non osa battere.

Applausi a scena aperta per lui, sensazione forte e chiara di trovarsi dinanzi a un calciatore che con la C ha ben poco da spartire. Impressione confermata, anzi rafforzata, dalla prestazione contro la Virtus Francavilla di domenica scorsa. Che dire: dominatore della mediana, efficace sia in fase offensiva che in quella di ripiegamento e sostegno alla difesa. Un mix esplosivo di qualità, quantità e pura garra. Un tuttocampista, insomma, capace anche di una semi sforbiciata alla Youri Djorkaeff che per poco non faceva letteralmente venire giù il “Massimino”.

E’ vero, è ancora troppo presto per emettere giudizi. Intanto, però, il Catania si gode il cuore pulsante del suo centrocampo. 25 anni ancora da compiere, un passato nelle giovanili di Brescia e Atalanta – mica roba da ridere – e tanta esperienza in giro per l’Europa: ladies&gentlemen, Nana Welbeck.

Daniele D’Alessandro

(Fonte foto: calciocatania.it)

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