UN CATANIA A KM 0

Durante questi anni in Serie C il Catania ha sempre cercato di ingaggiare bomber di successo che avessero già vinto campionati o che avessero giocato in categorie superiori. Curiale, Di Piazza e Marotta sono solo alcuni esempi di giocatori che non sempre sono riusciti a trovare la giusta continuità e il giusto affiatamento con la piazza, ma hanno sicuramente influito in modo non poco indifferente sul monte ingaggi di una società indubbiamente in difficoltà economiche.

Col passaggio di proprietà da Pulvirenti alla Sigi la filosofia societaria è decisamente cambiata. Il Catania di oggi è un mix di giocatori di esperienza e di giovani ragazzi provenienti dal vivaio rossazzurro. Non potrebbe essere altrimenti vista la presenza di un centro sportivo all’avanguardia come quello di Torre Del Grifo, che ha sfornato talenti su talenti che spesso però sono stati ceduti altrove senza che avessero la possibilità di mettersi in mostra nella squadra della loro città. Uno su tutti è stato proprio Emanuele Pecorino, che lo scorso anno era stato ceduto in prestito al Milan, ma appena ha avuto l’opportunità di tornare a Catania non ci ha pensato due volte per mettersi in gioco in un campionato ostico come quello della Serie C. Proprio Pecorino si sta confermando il trascinatore della squadra e, dopo alcune partite in panchina all’inizio della stagione, sembra essersi definitivamente appropriato del posto da titolare. Infatti sono ben 5 le reti siglate dal giovane attaccante catanese fino ad ora in appena 13 partite. Grazie a questo bottino Pecorino si piazza al primo posto nella classifica dei migliori goleador under 20 in Italia, a pari merito con Elia Petrelli della Juventus Under 23. L’attaccante classe 2001 ha dimostrato di avere un grande fiuto del gol e di riuscire a trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. I gol da lui segnati sono risultati fondamentali in ogni partita, a partire dalla rete realizzata nel derby che ha salvato la faccia a un Catania che partiva da favoritissimo contro un Palermo decimato dai casi di Coronavirus. Poi segue il gol con la Vibonese che ha permesso ai rossazzurri di vincere per 2-1 contro un avversario mai domo, l’incornata di testa contro l’Avellino su assist di Biondi, la spizzata non irresistibile non trattenuta dal portiere della Cavese e infine la rete che ha dato inizio alla gloriosa rimonta contro la Viterbese. Insomma, un bottino niente male per un ragazzo come lui alla prima esperienza tra i “grandi”.


Per quanto riguarda la trequarti, il Catania possiede un altro gioiellino di nome Kevin Biondi. Già nella scorsa stagione abbiamo avuto modo di apprezzare il talento di questo ragazzo che si era messo in mostra con prestazioni di alto livello. Kevin è un giocatore molto duttile, basta pensare che nella stessa stagione ha ricoperto i ruoli di terzino, centrocampista, trequartista e ala. Mister Raffaele può quindi contare su un jolly disponibile ad adattarsi in diverse posizioni per sopperire ai numerosi infortuni dovuti alle tante gare infrasettimanali. Quest’anno con l’utilizzo di un sistema di gioco diverso, Biondi non sta riuscendo a fornire gli stessi numeri a livello realizzativo, ma sta comunque svolgendo un lavoro di sostanza che risulta meno visibile agli occhi del tifoso, ma che è altrettanto importante nell’economia della squadra.

Infine nel reparto difensivo possiamo trovare l’ennesimo prodotto del vivaio del Catania: Mario Noce. Il classe 1999 durante il mercato estivo di questa stagione stava per essere ceduto in prestito al Bisceglie. Per fortuna di Raffaele questo trasferimento non si è concretizzato, e ora la squadra si ritrova in organico un giovane bravo e molto motivato pronto a dare il suo contributo in caso di necessità. Avere dei giocatori in rosa che provengono dal proprio settore giovanile è sicuramente un grande orgoglio per la società e per i tifosi, e ci auguriamo che in futuro si possa investire ancora di più nei giovani del nostro territorio per coltivare ancora più talenti “Made in Catania”.

Simone Caponnetto

Foto: calciocatania.it

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