TEDESCHI RILANCIA IL CATANIA ALL’INSEGUIMENTO DEL LECCE: 1-0 ALLA VIRTUS FRANCAVILLA
3 punti dovevano essere e 3 punti sono arrivati. Bisognava rispondere al Lecce, vittorioso ieri a Rende e volato a +7 sulla squadra di Cristiano Lucarelli. Ebbene, il Catania ha reagito, eccome se lo ha fatto. 1-0 secco alla Virtus Francavilla al “Massimino” e distanze nuovamente riaccorciate a sole 4 lunghezze. Gara ostica per i rossazzurri contro la formazione di Gaetano D’Agostino, decisa praticamente subito, addirittura al 1° minuto, da un perentorio colpo di testa di Luca Tedeschi, perfettamente imbeccato da una pennellata su calcio piazzato di Ciccio Lodi.
LA PARTITA – Il tecnico livornese schiera i suoi con un duttile 3-5-2, pronto a trasformarsi in 4-3-3 durante la fase di attacco. Davanti a Pisseri, solito blocco difensivo formato da Aya,Tedeschi e Bogdan. Sugli esterni Caccavallo a destra e Marchese a sinistra, mentre la cerniera di centrocampo recita Biagianti-Lodi-Mazzarani. Davanti, stante le assenze di Russotto (infortunato) e Curiale (squalificato), spazio al tandem composto da Di Grazia e Ripa. Pronti-via, il Catania passa subito. Pennellata in mezzo del numero 10 sugli sviluppi di un calcio di punizione, Tedeschi brucia sul tempo il diretto marcatore e buca di testa il portiere ospite. 1-0, il “Massimino” esplode di gioia. Sembra l’inizio di una gara totalmente a senso unico, ma i pugliesi non ci stanno affatto. Anzi, tutt’altro.La squadra di D’Agostino s’impadronisce del campo, schiacciando nella propria trequarti gli etnei. La Virtus spreca diverse occasioni da gol, alcune nitide, approfittando anche di una serata non esaltante di Matteo Pisseri, autore di alcune uscite non esattamente ineccepibili. La prima frazione di gioco, tuttavia, si conclude senza ulteriori sussulti, con i rossazzurri che perdono però Giuseppe Caccavallo (sostituito da Esposito) intorno alla mezz’ora a causa di un problema muscolare.
Nella ripresa, il tema del match non varia. Il Francavilla attacca alla ricerca del pareggio, il Catania bada a coprirsi e pungere in contropiede nel tentativo di chiudere definitivamente i giochi. Dopo un tentativo da fuori di Lodi, finito poco alto sopra la traversa, il club dell’Elefante limita le sortite offensive degli avversari, inserendo forze fresche come Rizzo, Fornito e il rientrante Barisic al posto di Di Grazia, Mazzarani e capitan Biagianti. Proprio dall’ingresso in campo dell’attaccante sloveno, i rossazzurri tornano a farsi pericolosi in avanti, sfiorando più volte il raddoppio sia con il numero 9 che con Ripa, fermato sul più bello da Saloni dopo un filtrante da urlo del ‘diez‘ napoletano. La gara scorre via sull’1-0 fino al 90° con l’ultimo brivido firmato Martinez, vicinissimo all’1-1 con una tracciante da fermo che fa venire i brividi ai 10 mila assiepati sugli spalti dell’ex Cibali.
Il Catania torna a -4 dal Lecce e rilancia l’offensiva al primo posto dei giallorossi. Un successo sudato, voluto con le unghia e con i denti, nonostante una prestazione certamente non esaltante. Si rafforza sempre di più la convinzione che questo duello infinito possa concludersi soltanto alla fine. Sperando che, al fischio finale dell’ultima giornata, a trionfare siano solo e soltanto i colori rossazzurri.
Daniele D’Alessandro