IL CATANIA CHE SARÀ

Sembra passato quasi un secolo da quell’amaro pomeriggio di maggio, quando il Foggia di Marchionni estrometteva dalla corsa alla Serie B l’arrembante Catania di Baldini. Sensazione di un’amarezza-lampo, tuttavia. Infatti, se a battere a rete Martinez ci pensarono Baldè e Curcio, furono ben più complesse situazioni a mettersi di mezzo servendo gli assist. Quelle stesse questioni che avrebbero occupato le scrivanie di Via Magenta nei due mesi successivi, rappresentando preoccupazioni ben più gravi.

Iscrizione sì, iscrizione no, Nike sì, Givova no. Tutta una serie di vicende che hanno, giocoforza, imposto un silenzio verso quello che, infondo, è l’unica cosa che conta per il tifoso: il calcio giocato, il campo. La conferma di Baldini alla guida tecnica, in un contesto come quello attuale, ha il forte sapore di continuità, elemento quasi indispensabile in questo momento. Adesso, dunque, è tempo di cucire la veste che gli 11 rossazzurri dovranno indossare la stagione a venire, riuscendo ad allestire un organico in grado di sposare il 4-3-3 caro al mister Baldini.

Tra quanti hanno già salutato i compagni, spirati i termini di prestito, sono Di Piazza, Confente, Santurro, Tonucci, Golfo e Volpe, a cui si aggiunge Nana Welbeck, il quale non ha trovato l’accordo per proseguire l’avventura rossazzura, firmando da svincolato per il Catanzaro. Tra i pali fresco di firma è l’ex Trapani Giuseppe Stancampiano, in attesa di definire la questione legata a Miguel Angel Martinez, formalmente svincolato ed in contatto con diverse società, ma che ha mantenuto contatti con la dirigenza di Via Magenta, e che nel caso vi fossero le giuste condizioni, sarebbe ben lieto di indossare ancora i guantoni da titolare.

La retroguardia sembrerebbe il reparto meno smembrato rispetto alla stagione scorsa, contando della conferma totale del blocco titolare composto da Calapai, Pinto, Silvestri e Giosa, a cui seguono Claiton, Sales, Zanchi ed Albertini, oltre ai rientri dai prestiti di Noce, Pino e Panebianco. Un reparto che, evidentemente, dovrà fare eventualmente i conti con le uscite prima di immaginare delle entrate. In realtà nessuna trattativa in uscita risulta in stato avanzato, nonostante gli interessamenti ai due terzini titolari, i quali potrebbero avere eventuale “lasciapassare” alla cessione solo dinnanzi ad una giusta offerta. Nessun incedibile, infine, eccetto capitan Silvestri.

In mezzo al campo la situazione è più complessa. Già la scorsa stagione il reparto più in emergenza numerica, ad oggi orfano di un vero e proprio gioiello quale Nana Welbeck. Baldini stima profondamente Maldonado, lo vorrebbe (ed a meno di colpi di scena lo avrà) come fulcro del suo 4-3-3, nel ruolo di vertice basso che ha impeccabilmente svolto dall’arrivo del tecnico. In rosa presente anche Dall’Oglio, altro elemento chiave in termini di qualità e carattere, oltre a Rosaia, mai così incisivo ma sempre pronto a dire la sua quando chiamato in causa. In standby Mariano Izco, attualmente senza contatto, ma che attende di capire il proprio futuro, e se questo possa essere ancora a tinte rossazzurre. In ogni caso, è questo il reparto che maggiormente necessità di mercato, sia dal punto di vista numerico che di opzioni e caratteristiche. Certo che sostituire il dinamismo ed il tuttocampismo mostrato da Welbeck sarà cosa ardua, ma altresì indispensabile per meglio risaltare il modello tattico del tecnico.

L’attacco ha visto l’addio di Matteo Di Piazza, di Michele Volpe e Francesco Golfo, quest’ultimo non convocato per il ritiro dal suo club di proprietà, il Parma, e che tanto è piaciuto a Baldini, tanto da non escludersi la possibilità di un ritorno, che non dispiacerebbe affatto nemmeno allo stesso calciatore. Saranno comunque i prossimi giorni a dire della fattibilità o meno dell’operazione. Se Russotto non ha fatto mistero di voler continuare in rossazzurro, è Baldini invece che preme affinché rimangano altri due membri (Sarao e Piccolo) di quel bel tridente che, seppur a sprazzi causa infortuni, ha detto di un Catania in grado di giocarsela alla pari con le prime della classe. A Baldini non dispiacerebbe nemmeno la permanenza di Reginaldo, tuttavia è l’ingaggio percepito a suggerire la possibilità di eventuale partenza del brasiliano. Attualmente in rosa vi sarebbe anche Alessandro Gatto, di rientro dal prestito, tuttavia probabilmente destinato a fare le valigie. In ogni caso dirà molto anche la lista dei convocati in vista dell’imminente data di ritiro, il 20 luglio prossimo, a Torre del Grifo. Infine, resta sciogliere il nodo Manneh: per lui una situazione simile a quella di Martinez ed Izco, formalmente svincolato ma in contatto con Pellegrino, non potendosi affatto escludere una permanenza in rossazzurro anche per la prossima stagione.

Gabriele Di Mauro

Foto: calciocatania.it

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