QUELLO CHE I NUMERI NON DICONO

C’è una realtà fatta di numeri a cui bisogna sempre far riferimento, perché è quella che conta. Sono i numeri del bilancio di una squadra che aveva abituato i propri professionisti, la piazza e gli sponsor a ben altre platee ed oggi con fatica va avanti per amore di non gettare la spugna. Sono i numeri di chi ogni anno ha dovuto rinnovare la rosa quasi interamente, tra calciatori che credono di meritare altro, pur non dimostrandolo in campo, e regole federali stringenti a cui aderire. Sono i numeri di chi ha subito 18 reti in trasferta nella prima parte di stagione ed oggi si trova a 8 lunghezze dalla capolista.

Questi sono i freddi numeri con cui il Catania deve confrontarsi ogni giorno e da cui deve provare a sgombrare la mente dopo anni di delusioni e ricordi di un passato che ormai non esiste più.

Poi, per fortuna, c’è quello che i numeri non dicono. Non dicono di una piazza innamorata che soffre nel vedere la squadra in panne, di una società che tira avanti nonostante le proprie ambizioni si siano schiantate contro una traversa nella semifinale play-off di due anni fa e di un allenatore ritrovato che ripartirà, già da questa sera, proprio da quel legno colpito.

Appena arrivato a Fontanarossa, Cristiano Lucarelli, intervistato da alcuni colleghi, ha dichiarato di aver lasciato qualcosa di incompiuto, che andava portato a termine: il fuoco quindi non si è spento.

Sarà il Bisceglie di Pochesci il primo avversario del nuovo Catania dell’allenatore toscano, a cui dovranno bastare pochi giorni con la squadra per dare, quantomeno, nuova linfa nervosa agli etnei, pestati a sangue da una Vibonese che, con il rispetto dovuto, non dovrebbe essere il Real Madrid che sembrava i rossazzurri avessero contro.

Al rodato 4-3-1-2 dei pugliesi, si opporrà probabilmente un 4-3-3 leggero, in attesa di poter nuovamente rodare la difesa a tre ed uscire da un interminabile tunnel di indisponibili in cui sono caduti Di Molfetta, Esposito, Llama, Marchese, Sarno, Saporetti e lo squalificato Dall’Oglio.

È pace fatta tra l’amministratore delegato Lo Monaco e Lucarelli, a cui adesso toccherà navigare senza indugio verso il porto stabilito dalla stessa dirigenza in cui, forse, ad un lieto fine potrebbe legarsi anche un abbraccio ideale fra Lo Monaco e tifoseria.

Catania (4-3-3): Furlan; Calapai, Noce, Silvestri, Pinto; Wellback, Lodi, Biagianti; Rossetti, Di Piazza, Mazzarani. All. Lucarelli

Bisceglie (4-3-1-2): Casadei; Wilmots, Zingrossi, Gatto, Cardamone; Abonckelet, Longo, Piccinni; Hristov; Ferrante, Zibert. All. Pochesci

Carlo Maria Castiglione

 

 

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