CREDERE IN LUCARELLI

La pesante sconfitta subita dal Catania a Vibo Valentia ha portato la dirigenza etnea a prendere una decisione radicale: esonerare l’ormai ex mister Andrea Camplone.

La dirigenza etnea avrebbe potuto optare per la soluzione interna chiamata Ezequiel Carboni o richiamare Andrea Sottil, ancora oggi sotto contratto con il club di Via Magenta, invece ha preso una decisione romantica: far tornare a sedere sulla panchina rossazzurra, dopo un solo anno di distanza, Cristiano Lucarelli, l’artefice del miglior Catania visto finora in Serie C e che nella stagione 17/18 aveva condotto i rossazzurri vicino al sogno promozione.

Lucarelli ha avuto sempre la sensazione di aver lasciato qualcosa di incompiuto ai piedi dell’Etna, ma la sorte concede a tutti una seconda possibilità: l’ex Livorno ha firmato un contratto fino al giugno 2021 che gli permetterà di riprendere dove aveva lasciato il suo lavoro con i rossazzurri.

Il Catania targato Lucarelli aveva un’idea di gioco ben definita, una forte personalità in campo visibile dentro e fuori casa e coniugava prolificità in avanti con un’ottima tenuta difensiva (i rossazzurri chiusero il campionato 17/18 con una differenza reti di +34 che valse il titolo di migliore attacco e di seconda migliore difesa del girone, ndr.), tutti elementi che sono mancati con Andrea Camplone in panchina.

Dopo la sfortunata semifinale play-off persa ai rigori conto il Siena le strade dell’allenatore labronico e del Catania si divisero: Lucarelli andò a guidare in B il suo Livorno, ma alla dirigenza non piacquero alcune sue dichiarazioni post-partita sopra le righe (delle quali successivamente si pentì, ndr.) e il non essere riuscito a far rendere al meglio il Catania in alcune partite decisive nella la corsa al primo posto.

L’ex Livorno torna alla guida della formazione etnea dopo quasi un anno di inattività ed è chiamato a rivitalizzare la squadra etnea restituendole vigore e personalità in campo e a risollevarla sia in classifica che a livello mentale grazie alle sue capacità di allenatore e di motivatore, così da farla tornare grande.
Chissà infine se riuscirà anche a far conquistare il titolo di capocannoniere del girone a qualche attaccante rossazzurro, così come fece con Curiale.

Claudio Pisi

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