ENNESIMA OCCASIONE SPRECATA: IN BOCCA AL LUPO MISTER

Ennesimo passo falso del Catania stasera: al “Massimino” col Bisceglie finisce 1-1. Cambiato l’allenatore, i rossazzurri non riescono comunque a portare i tre punti a casa.

Una vera e propria beffa per la squadra etnea che, andata in vantaggio al 43’ del primo tempo con il colpo di testa di Mbendè su corner di Lodi, vede sfumare la vittoria allo scadere dei novanta minuti quando al 91’ Ebagua pareggia i conti su un traversone dalla sinistra.

Nonostante il pareggio finale, nei 90 minuti la gara è stata comunque ad appannaggio della squadra rossazzurra che – anche se con il minimo sindacale – avrebbe meritato la vittoria per le occasioni create nel secondo tempo e per aver comunque concesso poco e nulla agli avversari.

Primo tempo che comunque è stato scialbo da ambi i lati, con il Catania che comunque ha provato a condurre la gara e ha tentato di creare un paio di occasioni di pericolose. Al 10’ è infatti Mbendè che con un mancino dal limite dell’area di rigore prova ad impensierire Casadei, ma la conclusione finisce alta sopra la traversa. Il primo squillo del Bisceglie arriva invece al 16’ su punizione di Zibert con il colpo di testa di Gatto finito di poco a lato. Al 24’ è invece Di Piazza ad avere sui piedi la prima vera palla-gol della gara, mancando tuttavia un tap-in da pochi passi sull’imbucata di Lodi dal limite dell’area. L’occasione più importante, salvo il gol che arriverà qualche minuto più tardi, è per Mazzarani su un cross di Rizzo: il 32 con l’interno destro a pochi centrimetri dalla porta si vede negare la gioia della rete dalla traversa. Al 40’ c’è poi una chance per il Bisceglie con un altro colpo di testa, stavolta di Hristov, sempre sul piazzato di Zibert, ma Furlan con una gran parata evita il vantaggio degli ospiti. Al 43’, come detto prima, arriva invece la rete di Mbendè, con il Catania che così (dopo un solo minuto di recupero) va negli spogliatoi in vantaggio di una lunghezza ed una gara da gestire nella ripresa.

La ripresa si apre su ritmi bassi ma con un Catania che mantiene comunque il pallino del gioco. Al 58’ la prima occasione per il raddoppio dei rossazzurri arriva con un colpo di testa di Di Piazza a lato di qualche metro. È comunque un buon Catania, che tuttavia non riesce a chiudere la partita neanche un minuto dopo con una brutta gestione di un contropiede da parte di Di Piazza che, lanciato in porta sulla sinistra dell’area di rigore, sbaglia l’ultimo decisivo passaggio per Mazzarani appostato sul palo opposto. Al 60’ Lucarelli prova a dare una scossa nel reparto offensivo inserendo Curiale per Mazzarani. Qualche minuto più tardi invece, è Calapai a sciupare un’occasione colossale dopo essere stato mandato in porta da un passaggio illuminante di Lodi: nonostante fosse da solo, il 26 etneo manca la rete del raddoppio mandando fuori alla destra del portiere. Al 72’ arriva invece una chance per il pareggio del Bisceglie con Longo che, lanciato in porta sbaglia a tu per tu con Furlan mandando fuori sulla pressione di Biagianti. Al 76’ poi il Catania ha nuovamente la possibilità di chiudere la partita con Curiale: su un rilancio di Rizzo a liberare Di Piazza quest’ultimo lotta contro l’ultimo difensore e recupera una palla che sembra persa, a quel punto serve con una grande giocata di tacco Curiale che solo contro Casadei manda a lato fuori col mancino. All’80’ Lucarelli manda poi in campo Bucolo e il recuperato Emanuele Catania per Lodi e Di Piazza e qualche minuto più tardi tocca a Saporetti rivelare un buon Giovanni Marchese che esce fra gli applausi dei presenti al “Massimino”. Nonostante la supremazia territoriale per quasi l’intera gara, negli ultimi minuti la difesa rossazzurra comincia a scricchiolare: al 87’ il Bisceglie ha un’altra chance per pareggiare i conti con Ferrante che dal centro dell’area di rigore sfiora il gol con un tiro debole ma insidioso che Furlan devia provvidenzialmente in angolo. Qualche minuto più tardi, come anticipato, arriverà il pareggio di Ebagua che condanna così il Catania ad un altro post gara difficile in vista dell’importantissimo di questa domenica contro il Bari al “Massimino”.

Se mai ci fosse stato bisogno di conferme, anche oggi si è visto come Lucarelli avrà un grande lavoro da svolgere in questi mesi per ridare un’identità e delle sicurezze ad una squadra che sembra aver perso ogni punto fermo. In un clima che anche oggi si è confermato pesante nei confronti di società e tifosi, già da domenica, per il Catania non ci sarà più possibilità di commettere ulteriori.

Marcello Mazzari

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