Pulvirenti scagionato se dal mago se n’è andato…

Nelle ultime ore  è emersa la notizia, secondo cui, l’ormai ex presidente rossazzurro Antonino Pulvirenti, si sia rivolto ad una maga o esorcista per risollevare le sorti del Catania dall’incubo della Lega pro. La notizia venuta a galla dall’intercettazione con Lotito, descrive appunto come il Patron bianco celeste abbia consigliato al presidente etneo, il nome di un esorcista per far fronte ai problemi societari e familiari, in cui Pulvirenti era incappato.

È come non pensare al divertentissimo Oronzo Canà, che ne “L’allenatore nel pallone” si sia rivolto alla suocera megera per sognare un Longobarda-Udinese 4-0, conclusosi poi con un poker di Zico.

A dire il vero il presidente Pulvirenti non è stato l’unico uomo di calcio, che abbia cercato di risolvere i problemi di classifica attraverso l’esoterismo ed il sovrannaturale. Numerosi sono stati i personaggi più o meno folcloristici che hanno creduto e tuttora credono in amuleti e scaramanzie.

Tra i personaggi più noti vi sono stati l’allentatore Nils Liedholm, noto per il suo “self control”, che interpellava il mago di Bruscate Mario Maggi per decidere gli undici titolari, attraverso una combinazione di astri e posizioni ancestrali.

E se l’immagine di Laurent Blanc che bacia la pelata a Barthez prima di ogni match, è diventata l’emblema di Francia ’98,  come non dimenticare il vecchio e caro Trap che durante i mondiali del 2002 in Corea, cospargeva la panchina con l’acqua benedetta datagli dalla sorella suora.

Continuando a parlare di astri e costellazioni, come non citare l’ex allenatore della Francia Raymond Domenech, che decideva la formazione in base ai segni zodiacali. Fanno ancora discutere le sue scelte tecniche in cui sbatteva più volte in panchina Trezeguet, perché segno della bilancia e mai faceva giocare due segni dello scorpione insieme.

Tornando agli allenatori di casa nostra, noto anche Renzo Ulivieri che indossava sempre il suo cappotto quattro stagioni, perché convinto che portasse fortuna, anche durante una partita a Palermo con 35 gradi di temperatura.

Tra i casi più curiosi vi era l’ex portiere dell’FC Spartak Moskva Artem Rebrov,  che parlava con i pali e li baciava prima di ogni gara.

In casa Catania, come non dimenticare il compianto e leggendario presidente Angelo Massimino, che cospargeva il campo di sale in segno di buon auspicio durante le partite del suo amato Catania.

 

Il re è nudo, ha confessato e con molta probabilità verrà radiato, ma per quanto concerne  il ricorso a trucchi e amuleti, almeno in questo sarà scagionato, dato che la lista di coloro i quali hanno ricorso a sortilegi ed arti occulte non esclude davvero nessuno.

 

Adriano Nicosia

 

 

 

 

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