PULVIRENTI, LA MISURA È COLMA
La misura è oltremodo già colma, l’imprenditore catanese Antonino Pulvirenti è nuovamente finito sotto l’occhio del ciclone giudiziario per vicissitudini riguardanti la gestione economica della compagnia aerea Wind Jet.
Pulvirenti, insieme all’amministratore delegato della ex compagnia aerea etnea Stefano Rantuccio, è stato arrestato dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Le accuse mosse nei confronti dell’ex presidente rossazzurro sono gravissime: falso in bilancio, bancarotta fraudolenta e sopravvalutazioni dei dati di bilancio capaci di coprire buchi, anzi delle vere e proprie voragini pari a 238 milioni di euro.
Per dovere di cronaca il Calcio Catania è, al momento, esente dall’indagine portata avanti dalle fiamme gialle, che non hanno evidenziato e riscontrato alcun collegamento con la società sportiva; del resto la squadra etnea ha già pagato e tutt’ora sta scontando gli errori commessi da un imprenditore che, dati alla mano, ha mal gestito le sue aziende.
Le ultime accuse contestate all’ex presidente etneo, ancora proprietario del Calcio Catania, hanno fatto sì che adesso l’unico auspicio di buona parte della tifoseria sia che vi possa essere un’accelerazione nella vendita e nel passaggio di consegne al nuovo soggetto interessato, che sembrerebbe essere il sudamericano Carlos Ruben Villar d’Alvear.
Voltare definitivamente pagina e lasciarsi alle spalle una presidenza che ha comportato gioie, ma anche dolori, è e deve essere l’unico leitmotiv a cui tifosi e gli appassionati di Calcio Catania devono guardare.
Adriano Nicosia