POTEVA ANDARE MEGLIO MA POTEVA ANDARE PEGGIO

Ci si aspettava forse qualcosa in più dal Catania. Ci si aspettava forse qualcosa in più dal terreno del “Massimino”;anche se quanto visto lo scorso mercoledì in Coppa Italia faceva già temere il peggio.

Aspettative a parte, l’1-1 maturato ieri contro la Paganese riassume al meglio il momento del team guidato da Giuseppe Raffaele. Una squadra ancora in rodaggio: fisicamente, tatticamente e struttalmente. E ci può anche stare, d’altra parte. Le attenuanti ci sono: impossibilità di svolgere amichevoli precampionato, giocatori ancora in ritardo di condizione, un mercato lento e difficile in tempi di Covid19 e nella contingenza di una società appena rinata dalle proprie ceneri.

Alla luce di questi fattori, il pareggio di ieri può essere inquadrato come un punto di partenza. L’obiettivo è infatti migliorarsi di settimana in settimana. La sensazione è che Raffaele abbia le carte in regola per dare un’identità al suo Catania. Serve tempo e pazienza. Serve lavoro sul campo. Servono gli giusti innesti sul mercato: due difensori e un uomo in grado di grado di garantire imprevidibilità e superiorità numerica in fase offensiva. Soprattutto in considerazione di un campionato che si prospetta equilibrato e denso di impegni ravvicinati.

Il tutto in attesa che il terreno del “Massimino” torni ad essere un campo da calcio.

Antonio Longo

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