LO MONACO: “SONO TIFOSO DEI TIFOSI, MA CHI AMA LA MAGLIA NON SI COMPORTA COSÌ”

Durante la conferenza stampa di presentazione di Walter Novellino, il “direttore” Pietro Lo Monaco è tornato sulla questione relativa alla diatriba tra tifosi e società. Queste le dichiarazioni “forti” rilasciate dall’ad etneo: “Io sono tifoso dei miei tifosi, perchè io penso di essere un ultras del Catania, ma per come ultras dovrebbe significare. la mia discussione era diretta a chi si definisce ultras e sullo 0-0 fischia il proprio giocatore che sta battendo un calcio di rigore affinchè lo possa sbagliare. Ho visto che mi hanno scritto una lettera e so bene chi sia stato. Sicuramente qualche personaggio forbito, sicuramente sarà qualche avvocato. Io ho giocato a Gangi, c’era una gradinata di 350 posti, ma questi diecimila catanesi dove si sono messi? Il tifoso del Catania è eccezionale, in casa della Feralpisalò abbiamo avuto quasi mille spettatori. Domenica dopo la partita, all’aeroporto di Roma sono venuti due ragazzi piangenti perchè volevano parlare con la squadra. Quelli sono tifosi veri. In quella lettera, invece, sono state omesse tante cose, come i fatti del 2 febbraio. Per me parlano gli otto anni di A, il centro sportivo all’avanguardia, una società modello, le tante famiglie che lavorano a Torre del Grifo. Quando si ama la maglia, che è un concetto bellissimo, non posso mettere in mezzo chi fa i danni. La società paga multe solo per determinati cori. Il Catania viene usato per essere protagonista. Io non ho niente contro di loro, ma la novella nessuno me la deve contare, perchè il Catania si ama in un altro modo. Due anni e mezzo fa questa società era quasi fallita e restituirgli tutto quello che ha perso non è facile, solo che il fallimento qui è stato evitato. Mi dispiace che stia dando ancora spazio a questi discorsi, ma il pugno è quello. Qui c’è un gusto sadico nel voler distruggere, perchè se le cose andassero bene, nessuno potrebbe contestare. Il Catania negli ultimi anni ha mangiato solo ‘merda’, ma adesso si deve fare in modo che possa rialzarsi. C’impiegherò anche 20 anni, ma porterò nuovamente il Catania in A, sarà l’ultima cosa che faccio. Oggi abbiamo la società giusta e stiamo cercando di risalire anche nella categoria. Per fare questo, però, occorre che tutte le componenti remino verso la stessa direzione. Attaccate pure Lo Monaco, le spalle mie tanto sono larghe. Noi, a differenza delle altre squadre, non possiamo fare una trasferta coi nostri tifosi presenti. Questo perchè la Nord ha l’ideologia del ‘no alla tessera’, mentre dall’altra parte si fanno casini. Ci siamo dimenticati della testa di porco in mezzo al prato verde? Facciano i tifosi. Andiamo avanti col Catania, perchè qui il nostro obiettivo è andare avanti”.

(fonte foto: calciocatania.it)

Redazione Catania Channel

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