A TUTTO FANGO

Un inizio non facile per i rossazzurri che alla loro prima partita di Lega Pro della stagione,in casa contro la Paganese, hanno dovuto giocare su un terreno di gioco, le cui condizioni del manto erboso erano pessime; quasi quanto quelle della prima partita di Coppa Italia, giocata dal club etneo mercoledì scorso contro il Notaresco, determinate però dalle condizioni climatiche avverse, che fino a poco prima del fischio d’inizio avevano fatto presupporre si dovesse rinviare il match.


Già alla conferenza pre-gara, di sabato, mister Raffaele aveva spiegato che in tali condizioni fosse molto difficile giocare seguendo degli schemi ben precisi, rispettando i vari fraseggi, ma aveva allo stesso tempo sottolineato quanto fosse importante che i giocatori si sapessero adattare a ogni condizione, provando a leggere e interpretare le azioni di volta in volta.

Un problema recidivante ormai da anni: chi gestisce il campo sa già come a ogni evento temporalesco un po’ più intenso il terreno di gioco si riduca a quello che molti tifosi hanno definito come “un campo di patate”. Porre con accortezza dei teloni, tanto comuni ai tempi della serie A, prima che il terreno si trasformi in un pantano è perció un pensiero utopico: pare che la serie C, sia terza serie anche in questo.

Tra la sabbia e gli sparuti fili d’erba del “Massimino” passa questo secondo match Rossazzurri che, dopo una sconfitta, trovano solo un pareggio…indotto, in parte, da un manto erboso in condizioni pietose ? Sicuramente, questo fattore ha avuto le sue ripercussioni, giocare in mezzo al fango non dà la possibilità di seguire una tattica lineare.


Oggi gli etnei ricominceranno ad allenarsi in virtù della partita che giocheranno domenica a Monopoli, e continueranno la costruzione della squadra cercando di aumentare lo spirito d’insieme; che sia la settimana giusta anche per sistemare la situazione del terreno di gioco, così da concludere la fase di “work in progress” sia per la squadra che per il campo entro la terza giornata che li vedrà nuovamente al “Massimino”? Oppure, come ventilato ieri sera da Nuccio La Ferlita a “Corner”, ci sarà bisogno di spostarsi a Lentini o Giarre per qualche tempo?


Chiara Greco

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