POCO RISCHIO, SCARSO GUADAGNO

Che non ci sia da sorprendersi per il risultato, è chiaro. Nessuno si aspettava un rendimento da prima della classe, l’impegno, solo quello si chiedeva agli uomini di Raffaele: da quel punto di vista la squadra etnea ha saputo “reggere l’urto” di una delle formazioni di serie C più ostiche e complicate da affrontare. Perché è questa la Turris che si è vista nelle prime giornate di campionato, la tipica formazione neopromossa che basa tutto su una difesa rocciosa, con 11 elementi dietro la linea della palla, e una fase offensiva lasciata perlopiù alle ripartenze. Un avversario difficile e rognoso da affrontare, quindi.

Dal canto suo anche il Catania è bravo a non scoprirsi e non mettere quasi mai in difficoltà la sua retroguardia e il portiere Martinez…forse anche troppo bravo. I rossazzurri, infatti, confermano la consueta sterilità e inefficacia sotto porta senza sbilanciarsi, senza rischiare, senza provare a buttare il cuore oltre un ostacolo tutto sommato sormontabile.

Perché è un problema se la formazione di casa non fa, o quantomeno, non riesce a fare molto di più rispetto all’avversario. Dopo un buon primo tempo l’11 dell’elefante abbassa gradualmente il baricentro per poi spegnersi nella ripresa, con la speranza della vittoria lasciata alla sola (debole) punizione di Reginaldo.

Poco, troppo poco, per un match che sembrava potesse essere vinto senza troppe difficoltà. Contro chi non attacca il lanciarsi in avanti con criterio e senza rischi, sarebbe stato possibile e auspicabile. Anche se l’arrivare in porta, specie in questo periodo storico, non è sempre sinonimo di gol e vittorie.

Però è brutto che rimanga sempre in sospeso la domanda:” E se solo, forse, avessimo rischiato un filino in più?”

Simone Caffi

(Fonte immagine: calciocatania.it)

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