PER I PLAY-OFF UN TANDEM D’ATTACCO “DA PAURA”

Ciò che distingue una buona ma sporadica prestazione da una squadra solida e temuta, è senza minimo dubbio la combinazione data dalle due componenti “certezza” e “fiducia”. Due qualità strettamente correlate che viaggiano mano nella mano dandosi spinta reciproca, in quanto non può dirsi in fiducia una squadra priva di certezze, e viceversa. Ciò che preme sottolineare della grande prova offerta dai rossazzuri ieri sera, è proprio la sensazione data dal tandem offensivo composto da Alessandro Marotta e Matteo Di Piazza: sostenuti dalla qualità di Vincenzo Sarno, i due, oltre ad aver firmato 3 delle 4 marcature (seppur una con deviazione decisiva di un giocatore amaranto)  hanno mostrato un’affinità e una reciproca intesa che, invero, era attesa da gennaio, data in cui l’ex bomber di Lecce e Foggia è approdato alla corte etnea.

Fino a ieri sera, tuttavia, la coppia aveva mostrato solo guizzi ed isolati colpi di coda, non riuscendo a mettere sulle spalle il peso di una squadra che anche durante la parentesi Novellino ha sofferto di continuità di risultati. Eppure i tentativi di ambedue i tecnici (Sottil e Novellino) che si sono alternati sulla panchina etnea durante la stagione sono stati parecchi, in tutte le misure ed in tutte le salse, con risultati che a momenti incoraggiavano, e in altri palesavano evidente carenza di amalgama, specialmente sul terminale offensivo. Il tabellino dei marcatori di ieri sera, dunque, offre spunti notevoli, che ben si apprestano a fungere da ciliegina sulla torta a quanto è stato reso in termini di concretezza e cinismo, finalizzando perfettamente il lavoro di una squadra che ha trovato nei due centravanti quelle qualità che nelle settimane successive al mercato di gennaio sembrano sempre più evanescenti.

Se dal punto di vista tecnico i commenti spettano, appunto, ai tecnici, a quanti non rientrano in tale categoria non restano che le sensazione di un vero e proprio arsenale carico ed armato fino ai denti, con una serie infinita di cartucce in aggiunta a quella sicurezza di chi sa che la prossima azione tornerà ancora nell’aria di rigore avversaria e farà ancora più male. Per una sera, finalmente, è sembrata rimanere fuori dal campo quella stessa sensazione, di verso opposto, che rendeva l’idea di “cartucce contate” dove un “colpo mancato” coincideva con un conseguente senso di aver sprecato una grande occasione che per miracolo si era creata e che per ricrearla sarebbe servito un altrettanto miracolo. Impressione, questa, che proprio a Reggio Calabria in quel disastroso 3-0 si era manifestata a seguito dell’occasione capitata fra i piedi di Di Piazza dentro l’aria piccola, fallendo il colpo dell’1-1 momentaneo, e che contribuì a scomporre una formazione già con poca fiducia, uscendo poi dal campo con le ossa rotte date da un rotondo e rumoroso 3-0 e dal morale sotto ai piedi.

Proprio questo è sembrato nettamente diverso, a partire dalla convinzione e dalla ritrovata fiducia, consolidata minuto dopo minuto, nonostante l’immediato pareggio dei calabresi, capaci di bucare la porta di Pisseri un minuto dopo il vantaggio di Sarno. Che questa fiducia ritrovata porti con se quella dose di certezza che questi mesi è del tutto mancata nella formazione rossazzurra, e che magari sia questa coppia d’attacco a portarla in alto come uno stendardo in testa ad un esercito temuto e che col solo battere i tamburi di guerra faccia crescere la paura nelle difese avversarie, mettendogli il maledetto grillo per la testa “la prossima azione se entrano dentro la nostra aria ci stendono”.

Gabriele Di Mauro

Fonte immagine: (calciocatania.it)

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