PAROLA D’ORDINE: CONTINUITÀ

Il rinvio della gara contro la Paganese, a causa del nubifragio abbattutosi sul “Marcello Torre” domenica scorsa, ha fatto inevitabilmente scivolare ancor più indietro il Catania.

I rossazzurri, infatti, si trovano adesso a -14 dalla capolista Reggina, sempre più leader del Girone C, ma anche le altre principali competitors sembrano allontanarsi giornata dopo giornata dalla formazione etnea.

Tuttavia, nulla è ancora perduto. Condicio sine qua non, anche solo per sperare in un’ipotetica remuntada, è la continuità. Già, la parolina magica è proprio questa. Obbligatorio trovare un filotto di successi consecutivi, maturando i 3 punti ininterrottamente per il maggior numero di gare possibili. Occorrerebbe emulare, insomma, quanto fatto dallo stesso Cristiano Lucarelli e i suoi nel 2017-2018, quando tra settembre e ottobre capitan Biagianti e compagni riuscirono a conquistare ben 6 vittorie di fila (dal clamoroso 3-0 ottenuto contro il Lecce – oggi in A – allo 0-1 nel derby del “De Simone” a Siracusa), proiettandosi poderosamente verso le prime posizioni della graduatoria. Altra storia, altro Catania, è vero. I fatti, però, dicono che questa tipologia di rendimento possa essere perfettamente nelle corde del tecnico livornese.

Altro elemento da considerare, a differenza delle scorse annate, riguarda l’importanza assoluta della Coppa Italia Serie C. Vietato prendere sotto gamba l’impegno, perché in un campionato competitivo e irto di ostacoli come quello attuale, la conquista del trofeo spalancherebbe a prescindere le porte per il primo turno della Fase Nazionale Play-Off. Spareggi, a oggi e per questo Catania, tutt’altro che scontati guardando alla classifica…

Daniele D’Alessandro

(Fonte foto: calciocatania.it)

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