MERCATO POSITIVO, CAMPLONE MIGLIOR ACQUISTO
Terminato da un paio di giorni il calciomercato estivo, è tempo di analisi e valutazioni circa l’operato del Catania.
La società aveva dichiarato fin da subito di voler attuare una mini-rivoluzione della rosa, cosa che effettivamente è stata (quindici gli innesti tra acquisti e ritorni dai prestiti, ndr.), ma questa volta c’è stata un’inversione di tendenza rispetto agli altri anni: priorità alla funzionalità dei giocatori rispetto alla causa etnea e non necessariamente dal cognome importante. Modifica di strategia determinata anche dalle prestazioni al di sotto delle aspettative fornite in passato da qualche giocatore blasonato.
Porta: voto 7
È stata un’autentica rivoluzione quella che ha interessato la porta rossazzurra. Tutte e tre i portieri della scorsa stagione, ovvero Pisseri, Pulidori e Bardini, si sono accasati altrove rispettivamente alla Pistoiese, alla Carrarese e alla Vastese. Al loro posto sono stati acquistati Jacopo Furlan, Miguel Angel Martinez e il giovane Peraggini.
Il primo proviene dal Catanzaro ed era un nome già noto in tutto l’ambiente Catania, dato che in più occasioni ha negato la gioia del goal ai suoi tifosi quando ha vestito le maglie di Trapani e Catanzaro. Per Martinez, invece, è stata una vera e propria scelta di cuore quella di tornare a vestire la maglia rossazzurra. Peraggini, infine, farà da spola fra prima squadra e Berretti.
Difesa: 6,5
La pesante perdita estiva di Ramzi Aya, che si accasa al Pisa a parametro zero, viene rimpiazzata dagli arrivi di Saporetti e Mbende. Il nuovo numero 13 rossazzurro (numero scelto anche in onore di Rio Ferdinand, suo idolo dell’infanzia, ndr.), l’anno scorso al Renate, è arrivato a titolo definitivo dal Parma e già si è messo in evidenza nelle due vittorie contro l’Avellino e la Virtus Francavilla.
Per quanto riguarda Mbende, tutti sono curiosi di vedere in campo questo possente difensore che arriva dalla Serie B olandese e incrociano le dita sperando che si riveli lo stesso centrale dalle scivolate chirurgiche osservato in alcuni video su internet.
Altri addii sono quelli di Dragan Lovric per risoluzione consensuale del contratto, e di Simone Ciancio, per trasferimento alla Carrarese. Baraye e Valeau, invece, tornano alle loro squadre di origine per fine prestito.
Le corsie esterne vengono rinforzate dall’esperienza del terzino sinistro Giovanni Pinto, acquistato a titolo definitivo dal Parma e reduce dall’esperienza al Pescara, e dalla freschezza di Kevin Biondi, autore di una prestazione positiva nella prima uscita stagionale contro l’Avellino.
Il terzino destro ventenne è ritornato dal prestito all’ACR Messina ed è pronto a crescere grazie ai consigli di Calapai, suo compagno di ruolo. Il mister Camplone crede molto in lui tanto da bloccarne la cessione in estate.
Altro ritorno in casa rossazzurra è quello di Mario Noce, poliedrico difensore reduce dalla vittoria del girone F della Serie D con la maglia del Cesena.
Il Catania rinforza le corsie esterne, ma, probabilmente, a livello di centrali sarebbe stato utile un giocatore con esperienza nella categoria da affiancare a Silvestri, anche se non bisogna dimenticare la permanenza di Esposito, pronto a riscattarsi dopo una stagione non proprio esaltante.
Centrocampo: voto 7,5
Il centrocampo ha visto gli arrivi di Nana Welbeck e Jacopo Dall’Oglio e il ritorno dopo un solo anno di Andrea Mazzarani.
Welbeck si sta rivelando l’“uomo ovunque” del Catania: gli avversari non fanno in tempo a ragionare che lui ha già strappato il pallone dai loro piedi e ha fatto ripartire i rossazzurri. Autentico colpo del duo Argurio-Lo Monaco,
Dall’Oglio, dopo essere stato accostato al Catania per diverse volte negli ultimi anni, è riuscito ad arrivare finalmente nel capoluogo con soddisfazione sua e del mister Camplone, che si può godere una mezzala di corsa e forte fisicamente.
Il ritorno dell’arciere Mazzarani è un atto di amore verso Catania e il Catania, un’occasione di riscatto dopo lo sfortunato rigore contro il Siena. Già ha scoccato la sua prima freccia nella vittoria di Avellino. Può giocare sia da mezzala che da esterno d’attacco.
Il reparto di centrocampo ha visto anche gli addii di Angiulli, accasatosi alla Sambenedettese dopo non essere mai riuscito ad incidere con la maglia etnea, e di Carriero per fine prestito.
Lodi si può ritenere un nuovo acquisto? Certo che sì, è tornato a fare il mediano metodista, il faro del centrocampo rossazzurro dopo due anni di adattamento in posizioni a lui non proprio congeniali.
Ottimo mercato in entrata, ma pesano le mancate cessioni di Rizzo e di Fornito.
Attacco: 6,5
Finalmente il Catania torna a giocare con tre attaccanti. È una delizia veder giocare Di Molfetta sulla fascia sinistra: giovane, agile e veloce. A destra è stato chiamato a fare il vice-Sarno, Emanuele Catania, un giocatore che ha trentotto anni solo sulla carta d’identità e che già si è reso autore di due assist nella gara contro l’Avellino. Si è realizzato così il sogno di quest’ultimo di giocare nella squadra della sua città.
Sarno potrebbe essere il migliore acquisto in attacco della prossima stagione, visto che in quella scorsa ha avuto qualche difficoltà a trovare la migliore condizione fisica.
Sono tornati dai prestiti, rispettivamente alla Sicula Leonzio e al Padova, Rossetti e Barisic, che ora sono chiamati a dare risposte positive dopo la conferma da parte della società di via Magenta.
Sul fronte delle uscite sono da registrare il passaggio di Di Grazia al Pescara e dell’evanescente Marotta al Vicenza.
Non preoccupa il prestito di Manneh alla Carrarese, visto che la posizione di ala sinistra può essere ricoperta da vari interpreti.
Brodic ha risolto il suo contratto con l’Elefante, mentre Mujkic è stato ceduto in prestito in Slovenia.
Manca all’appello una punta alta, forte fisicamente, in grado di sbloccare la partita su un cross e di prendere la palla di testa sui rilanci, soprattutto in partite contro squadre chiuse e con difensori fisici, come quella di domenica.
Ma il miglior acquisto del Catania è certamente il neo allenatore Andrea Camplone che, con tutto il suo staff, merita un bell’8 come voto.
Il Catania torna a giocare bene e non rinuncia al credo calcistico del suo mister nemmeno quando è in svantaggio. Tanta corsa, una buona condizione atletica per i primi di settembre, giro palla ed azioni d’attacco fanno da padroni.
Claudio Pisi
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