CENTROCAMPO DA SBLOCCARE


Il pareggio interno contro la Paganese di mister Erra ha lasciato l’amaro in bocca a tutto l’ambiente rossazzurro: bicchiere mezzo pieno se si considera il pareggio ottenuto all’87’ grazie alla rete di Claiton, bicchiere mezzo vuoto se si esamina la situazione degli avversari in piena emergenza numerica.

Se la difesa comincia a prendere forma sia con l’arrivo di Tonucci che con i nuovi meccanismi e concetti della difesa a tre impartiti da mister Raffaele, se l’attacco ha visto un Reginaldo in un buono stato di forma e Sarao con una preparazione atletica ancora da smaltire, il reparto che a oggi preoccupa maggiormente è il centrocampo e in particolare il trio centrale che lo compone.

Contro la Paganese, la linea mediana titolare formata da Izco, Rosaia e Dall’Oglio è stata messa a dura prova dalla pressione della formazione ospite, apparsa fisicamente più “in palla”, tenendo il pallino del gioco in molte circostanze della prima frazione, vincendo i duelli in mezzo al campo e arrivando sempre per primi nelle “seconde palle”.

Il terreno del Massimino in condizioni pessime, al limite e forse oltre la praticabilità, non ha di certo aiutato i rossazzurri, che però non sarebbe dovuti essere i soli a risentire delle condizioni del manto erboso. L’allenatore etneo, in virtù delle condizioni createsi, ha deciso così di mettere inizialmente in campo più muscoli e sostanza: Izco è apparso visibilmente appesantito muscolarmente, Rosaia ha cercato di dirigere il centrocampo con molte idee ma ancora timido e non bene integrato con i meccanismi, spesso ha vanificato ciò che di buono aveva creato, sbagliando a servire i compagni. Dall’Oglio invece è sembrato il più pronto fisicamente, proponendosi offensivamente in molteplici circostanze, anche da palla inattiva. L’ingresso di Vicente invece ha dato i giusti equilibri al gioco del Catania, scandendo come un metronomo il ritmo delle azioni rossazzurre: lui è stato l’uomo assist dalla  bandierina per il colpo di testa vincente di Claiton.

Con le cessioni di Salandria e Mazzarani, il Catania ha sicuramente bisogno di un altro rinforzo a centrocampo. Nonostante le riconferme di Welbeck e Vicente, il caso Maldonado tiene ancora banco in casa rossazzurra.

Il problema del tesseramento del calciatore sudamericano è legato al suo status da professionista: infatti al momento dell’acquisizione del tesserino da parte del Catania, l’A.I.C. aveva assicurato sullo status da professionista del calciatore, ma al momento del tesseramento in sede F.I.G.C. è saltata fuori la “questione dilettante”.

Il centrocampo, punto nevralgico per ogni squadra che ambisce al salto di qualità, manca quindi di elementi fondamentali. Basteranno queste ultime giornate di mercato a colmare questo gap?

Ugo Zinna

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