STATE OF MIND “LUCARELLI”

Il ritorno di Cristiano Lucarelli sulla panchina del Catania, avvenuto lo scorso ottobre dopo poco più di anno, aveva diviso le opinioni della tifoseria rossazzurra: da una parte c’erano coloro che non sono favorevoli alle “minestre riscaldate” e che erano rimasti scottati dalla famosa frase del Bingo del mister livornese, dall’altra c’erano coloro che avevano apprezzato il lavoro svolto, i 70 punti conquistati in campionato e la finale play-off sfiorata durante la stagione 17/18.

Lucarelli era consapevole che c’era da combattere per ricompattare un ambiente che arrivava da un perentorio 5-0 subito contro la Vibonese e in cui già circolavano le voci di problemi finanziari del club, ma lui ha accettato la sfida senza se e senza ma.
Ha guardato fin da subito in faccia i suoi giocatori e preteso da loro impegno e sudore per la maglia rossazzurra, soprattutto in questo momento delicato per il Catania.

Ha dovuto privarsi non solo di Lodi, Di Piazza e Sarno per ragioni di cassa e, nel caso degli ultimi due, anche perché avevano manifestato un “mal di pancia” nel continuare a restare a Catania, ma non si è perso d’animo soprattutto perché aveva bisogno al suo fianco di uomini pronti a scendere in guerra con lui per portare quanto più in alto possibile in classifica gli etnei. Esemplare è la sua frase post Catania-Reggina riguardo al mercato: “Abbiamo perso come individualità, ma guadagnato in termini di compattezza del gruppo”.

Oggi Lucarelli sta tirando fuori il massimo dai componenti della sua rosa grazie al suo carisma alla sua sapienza tattica e sotto la sua guida il Catania ha raccolto fin qui 22 punti in campionato, frutto di cinque vittorie, sette pareggi e sette sconfitte, ma già il mister labronico pensa a come vincere domenica prossima contro la Ternana sia perché i tre punti sarebbero importanti in chiave classifica sia per “vendicare” l’eliminazione dalla Coppa Italia subita proprio per mano delle fere.

Il tecnico livornese ha restituito solidità alla fase difensiva (nessun goal subito nelle ultime tre partite tra campionato e coppa, ndr) grazie alla rivitalizzazione di Mbende e Silvestri “battezzandoli” la coppia di centrali difensivi titolare, ha trovato in Vicente e Salandria il due perfetto per il suo centrocampo e ha portato la sua squadra a mettere in campo più aggressività e corsa.
In tutto questo dopo la chiusura ufficiale del mercato invernale ha ricevuto l’attaccante perfetto sulla carta per il suo 4-2-3-1 ovvero Beleck, punta centrale fisica che ha dimostrato di voler dimostrare tutto il suo valore.

Un fattore su cui Lucarelli dovrà lavorare per porvi rimedio è la sterilità offensiva che sta contrastinguendo il Catania nelle ultime uscite: zero goal segnati contro Ternana e Reggina e l’ultima rete non su calcio piazzato risale a sette gara fa (Catania-Avellino) quando Sarno realizzò il goal del definitivo 3-1. Come da lui stessa ammissione, il focus di Lucarelli sarà sui movimenti dei trequartisti così da sfruttare al spizzate di testa di Beleck, a cui manca solo il goal come premio per l’impegno in campo.

Quando tornerà in campo Curiale la suggestione sarà vedere giocare insieme Beleck e il numero undici mediante il passaggio al 4-3-1-2, vista l’abbondanza di centrocampisti e la presenza in squadra di due trequartisti naturali ovvero Curcio e Mazzarani.

(Fonte foto: calciocatania.it)

Claudio Pisi

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