LO MONACO: “LUCARELLI MAI STATO IN DISCUSSIONE, CREDIAMO ANCORA NEL PRIMO POSTO”

Pomeriggio di conferenza stampa in quel di Torre del Grifo. Dopo la pesantissima sconfitta di Monopoli e le ultime travagliate giornate incentrate sul futuro di Cristiano Lucarelli, poi riconfermato, l’amministratore delegato rossazzurro Pietro Lo Monaco ha voluto far il punto della situazione, con l’intento di ricompattare l’intero ambiente. Ecco le sue dichiarazioni.

Ho voluto indire questa conferenza stampa per spiegare la situazione dopo l’inaspettata e vergognosa sconfitta subita a Monopoli. Un k.o del genere per una squadra seconda in classifica, in lotta per la vittoria finale, con 8 vittorie esterne, non è ammissibile. Il nostro fin qui è stato un cammino strepitoso, soprattutto dando uno sguardo a quanto stanno facendo Livorno e Padova negli altri due gironi: quello del Lecce, però, è stato stratosferico e bisogna per questo far loro i complimenti. Dopo la gara, tuttavia, è iniziata una sorta di “caccia all’esonero di Lucarelli”: ho ricevuto migliaia di telefonate da parte di giornalisti e di allenatori che si proponevano.  Abbiamo analizzato questa sconfitta con tutti: allenatore, staff tecnico e squadra. Perchè tutti sono responsabili, tutti. Sottolineo che non abbiamo avuto mai la minima intenzione di cambiare il nostro tecnico. Ho letto e sentito cose farneticanti: appuntamenti in giro per tutta Italia, colloqui con 5-6 allenatori diversi. Questo non è giornalismo, bensì terrorismo. Qui si pretende che il Catania vinca subito, immediatamente, quando ci sono esempi di società come Foggia, Benevento e lo stesso Lecce che ci hanno messo anni e anni per ritornare in Serie B. Invece qui si pretende tutto e subito. Lo scorso anno eravamo falliti: abbiamo lavorato, stiamo ancora lavorando e lotteremo con tutte le forze per tornare in Serie A”.

“A Catania gli allenatori che ci sono in giro verrebbero di corsa, noi possiamo permettercene non uno, ma 250 mila – insiste Lo Monaco – Il Catania è tornato, è una società forte che proverà con tutte le forze ad andare in Serie B. Il Catania è primo in quasi tutti i settori giovanili, questa è programmazione, è futuro. Noi siamo secondi in classifica, stiamo combattendo per vincere il campionato. Io non posso accettare che i giudici dicano che: “Lucarelli pensi a salvaguardare il secondo posto e chieda scusa ai tifosi”. Io inorridirei se scrivessi una cosa del genere”. Nessuno si aspettava la debacle di Monopoli, non se l’aspettava nessuno, nemmeno l’allenatore loro Scienza. Ci stanno delle riflessioni dopo una sconfitta del genere, certo. Ma nella mia vita non ho mai giudicato niente e nessuno, soltanto i giudici di professione devono giudicare. Mi è sembrato come quando persi mio padre: c’è stato subito un “de profundiis” nei confronti di Lucarelli dopo la partita. Questo non lo accetto, mi aspetto che la stampa sia stampa e non magistratura. Noi andiamo avanti, siamo come la “malaerba”: non moriamo mai. Il Catania dei tempi d’oro incuteva terrore, gli avversari si mettevano le mani nei capelli quando giocavano contro di noi. Ripeto: proveremo con tutte le nostre forze ad andare in Serie B e poi in Serie A. E se non ci riusciremo, ci riproveremo ancora e ancora”.

“Io da dopo Monopoli, non dormo, come tutta la società. Credo, tuttavia, che torneremo a dimostrare che quello di domenica sia stato un episodio isolato – conclude Lo Monaco – Il tecnico si cambia solo quando la squadra non è con lui: la squadra però è con il tecnico e si è assunta la responsabilità di fare il massimo nelle ultime 11 partite. Che tempo avremmo avuto a stravolgere tutto e far si che un nuovo allenatore potesse essere efficace in così poco tempo? A parte la gara di Monopoli, questa squadra ha fatto un grande campionato e nessuno può obiettare su questo. Rischio fallimento in caso di mancata promozione? Ho sempre detto che farò il massimo per riportare il Catania ai massimi livelli, ma non quanto tempo ci vorrà. Noi vogliamo andarci quanto prima in B, ce la metteremo tutta. Riguardo alle illazioni, dico soltanto che lo scorso anno eravamo falliti, abbiamo dovuto fare un lavoro incredibile ristrutturando milioni su milioni di debiti. Ripeto, ci restano gli ultimi 3-4 mesi di sofferenze: in questi 19 mesi abbiamo pagato milioni di euro, attuando anche la gestione della rosa del Catania senza che un calciatore chiedesse indietro un euro. Mi aspetto che gli anziani e non prendano per mano la squadra. Quando ho detto che “un calciatore importante si è messo a giocare di tacco al limite dell’area” era per sottolineare come fossimo totalmente partiti di testa. Come ho visto Lucareli dopo il confronto? Tranquillo e ancora più convinto, anzi sarebbe voluto venire in conferenza stampa per spiegare. Lui non ha inteso mancare di rispetto alla nostra gente. Di fronte abbiamo 11 finali e le affronteremo com’è giusto che sia. Abbiamo parlato con tutto lo staff tecnico, noi crediamo di poter andare avanti insieme e tentare di raggiungere l’obiettivo”.

Daniele D’Alessandro

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