4-3-3 E 5-0: HA RAGIONE CHI FA GOL

Si torna al “Massimino” dopo tante critiche e parole di sconforto. Il Catania degli ultimi tempi è stato in netta difficoltà, completamente in balìa degli eventi che hanno raccontato di una Juve Stabia pressoché imprendibile, complici punti fondamentali scivolati qua e là nella rincorsa per i siciliani, in maniera alquanto deludente. Per questo motivo, mister Sottil cambia: mette in campo un 4-3-3 iniziale, sicuramente inusuale nell’arco della sua gestione, in modo da far esprimere Lodi nella posizione a lui congeniale: la cabina di regia. Non mancano le verticalizzazioni, ma molto spesso gli etnei, scesi in campo contro una rognosa Cavese, sono imprecisi nei passaggi più importanti, nonostante la variazione nella disposizione forse conferisca più ordine alla squadra. Eppure i padroni di casa rischiano per due volte a causa di Sciamanna: in entrambe le occasioni, infatti, il numero nove campano spreca malamente, dopo aver sfruttato due errori della difesa che non riesce a far scattare la trappola del fuorigioco. I rossazzurri, perciò, possono approfittarne e alla prima vera palla-gol, dopo essere andati vicini alla rete con Marotta, riescono a trafiggere Vono al 36′, grazie ad uno stupendo filtrante di Curiale, che pesca in profondità un prolifico Manneh, autore di una marcatura significante per far smuovere finalmente i suoi.

Nella ripresa, infatti, il Catania recepisce il messaggio e non soffre più le sporadiche incursioni degli avversari. Ben presto, tra l’altro, salgono in cattedra i senatori: dapprima è Lodi a siglare dal dischetto un calcio di rigore causato da Vono per una vistosa trattenuta su Aya che gli costa persino il cartellino rosso; poi è Marotta a rendersi autore di qualcosa di straordinario, perché disegna una parabola ascendente con un sinistro clamoroso che s’insacca all’incrocio dei pali. Gli ospiti sono ormai tramortiti, ma i rossazzurri non sono per niente sazi, probabilmente stufi dei bacchettoni e di chi li avesse accusati di non essere in grado di pungere lealmente, così Manneh e Calapai si aggiungono al tabellino dei marcatori: si tratta di due gol voluti, cercati e trovati con grande caparbietà.

Il Catania sovrasta la Cavese e ritorna alla vittoria. Il cambio di modulo sveglia provvidenzialmente gli uomini di Sottil, che magari non sono perfetti sin da subito, ma col passare dei minuti i giocatori in campo riescono a muoversi meglio, sicuramente più a loro agio nella ricerca delle soluzioni e più naturali negli scambi che portano alle azioni dei gol. Sembra proprio che il 4-3-3 continui ad essere il vestito più adatto al Catania, come d’altronde avvenuto già in passato. E se la variazione porta ad una vittoria larga nel risultato, nonostante alcuni episodi particolari, significa che finalmente si vedono delle soluzioni all’orizzonte. Perché nel calcio ha ragione chi fa gol.

Federico Fasone

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