GLI EX FANNO SFRACELLI!

Sabato 5 Settembre, dopo circa cento giorni dall’ultima partita disputatasi il 22 Maggio, è ricominciato il campionato di Serie B. Le novità rispetto all’anno scorso sono il Cagliari ed il Cesena, retrocesse dal campionato di Serie A; il Como, il Novara e la Salernitana, salite rispettivamente dai play-off e dai gironi A e C della Lega Pro; la Virtus Entella e l’Ascoli, ripescate dopo le retrocessioni, avvenute per mano del Tribunale Federale, di Catania e Teramo;  infine il Brescia che ha preso il posto del Parma che, causa dei noti guai finanziari, è ripartito dalla Serie D.

Il Calcio Catania, seguendo i parametri economici della Lega Pro, ha dovuto cedere interamente i giocatori che aveva tesserato. Questi ex, nella quasi totalità, hanno avuto un ottimo impatto con le loro nuove squadre di club. Il campionato ha avuto inizio, infatti, con Cesena-Brescia, partita molto sentita dai tifosi romagnoli essendo gemellati con i tifosi lombardi. In campo si è visto per tutta la partita, sulla fascia sinistra della squadra bianconera, Antonio Mazzotta. Le sue progressioni sono state a dir poco devastanti per la squadra lombarda, tanto che da una di queste, dopo soli due minuti dall’inizio della partita, è scaturito l’autogol di Castellini.

Analogamente l’ex difensore del Catania, Raffaele Schiavi, fresco del ritorno alla Salernitana, e l’ex centrocampista Daniele Sciaudone, sono stati gli artefici, con due prestazioni sontuose, della vittoria della loro squadra. Il primo è stato un muro invalicabile, puntuale e preciso in ogni chiusura; mentre il secondo, oltre a degli inserimenti molto interessanti che hanno messo perennemente in difficoltà la difesa dell’Avellino, ha colpito un palo dopo tre minuti dall’inizio della partita ed ha conquistato con una rovesciata il pallone che, dopo una deviazione di un difensore avellinese, è finito sul sinistro di Gabionetta, che ha siglato il gol per la Salernitana.

Un giocatore che, invece, sembrava sopravvalutato nella città etnea era Lorenzo Del Prete, acquistato nell’inverno scorso dal Catania per tentare di trovare un terzino capace di mettere dei buoni palloni in area per i propri attaccanti e realizzare anche dei gol dalla distanza che tanto mancavano. Al ritorno a Perugia, il giocatore sembra essere tornato quello di qualche anno fa. Grande spinta, tecnica e dotato di un tiro potente che ha regalato ieri anche il momentaneo 1-0 alla propria squadra.

Stessa sorte ha avuto l’ex attaccante rossazzurro Riccardo Maniero, che dopo la sconfitta e il decisivo errore dal dischetto sull’1-1 in Coppa Italia contro il Cesena, è volato a Bari per sposare l’ambizioso progetto della squadra pugliese. Il campo vedeva il suo Bari sfidare lo Spezia, squadra del suo ex partner d’attacco Emanuele Calaiò. La sfida tra i due è stata vinta dal primo, non solo perché in campo è stato grande protagonista con due gol ed una prestazione da incorniciare, ma anche perché l’attaccante palermitano è apparso indietro nelle gerarchie della sua squadra, dimostrato anche dall’ingresso in campo solo al 34’ della ripresa, quando il suo Spezia era in svantaggio per 4 gol a 3 e tentava il tutto per tutto per recuperare. Sorte differente invece ha avuto Alessandro Rosina, trequartista di grande fantasia, oggi in forza al Bari, che, probabilmente per via della inferiorità numerica della propria squadra, non ha avuto modo di scendere in campo.

In estrema sintesi, gli ex rossazzurri hanno mantenuto la categoria risultando, in molti casi, decisivi per i successi delle loro squadre. Il tifoso catanese è consapevole che l’ex presidente della propria squadra, Antonino Pulvirenti, si sia reso responsabile di una condotta moralmente criticabile e giuridicamente illecita, tuttavia, non può non saltare all’occhio la riflessione che se questi giocatori avessero espresso a pieno le loro innegabili qualità anche quando vestivano la maglia rossazzurra, probabilmente non ci saremmo trovati a sei giornate dal termine dello scorso campionato a rischiare la retrocessione che poi, per le ragioni note, è avvenuta.

Gabriele Indelicato

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