EL HOMBRE DEL DESTINO

Di oggi la notizia dell’ufficialità dell’arrivo, con la formula del prestito, di Matteo Di Piazza tra le fila rossazzurre. Questo verosimilmente sarà l’ultimo tassello di un mosaico che porterà Emanuele Pecorino direzione Torino, sponda bianconera.

Verrebbe da dire, “da dove cominciare?” per descrivere l’inizio della seconda esperienza all’ombra dell’Etna del trentaduenne di Partinico? Un nome ed un calciatore che si conosce fin troppo, specie da queste parti. Uno di quelli che, ovunque sia andato, non è mai passato inosservato, nel bene e nel male.

Appena un anno fa l’addio per aggregarsi al Catanzaro, che seguiva alla querelle con l’allora tecnico Cristiano Lucarelli, poi l’ennesimo trasferimento di un calciatore che nei bagagli ha sempre messo dentro quel mantra da “occasione del riscatto”.

Eppure di stagioni positive ne ha fatte, rendendosi protagonista di svariate promozioni in B. Ma quella nomea lo ha sempre accompagnato, così anche nel suo arrivo nel gennaio 2019, tra i mugugni di una città, quella di Catania, con cui non è mai scoccata la scintilla, e non di certo a causa di un pregiudizio del tifo rossazzurro, o per mera antipatia.

Torna in via Magenta un calciatore perennemente messo in discussione, complice anche un carattere forte, fin troppo, tale da catalizzare l’attenzione al primo passo falso, facendo quasi dimenticare d’un tratto le cose buone. Un calciatore che ci ha vissuto un’intera carriera tra gli alti e i bassi, che ben sembra essere riassunta in quella sera di maggio del 2019, quando al Massimino, il Catania di Sottil sfidò ai playoff il Potenza proprio di mister Raffaele: il numero 32 rossazzurro si rese protagonista di una prestazione opaca, fallendo più occasioni da rete abbastanza vistose, per poi rinascere nei minuti finali con uno strappo di 30 metri coronato da un diagonale all’angolino.

Come arriva ad oggi Di Piazza? Come sempre, con un addio che segue ad un rapporto tutt’altro che idilliaco con la sua ex squadra, il Catanzaro. Stavolta non c’è alcuna Juve Stabia da inseguire per vincere il campionato, il Catania lotta per arrivare ai playoff e nella miglior posizione possibile. Arriva per volontà di mister Raffaele, a contendere una maglia da titolare a un Sarao che di certo non gli renderà vita facile per un posto dal 1′.

Arriva molto probabilmente – ed ecco il paradosso – per sostituire un catanese doc. E arriva forse perché Catania e Di Piazza sono semplicemente nei destini l’uno dell’altra. Destino che, stavolta, vede l’attaccante siciliano giocare per quel mister a cui due anni fa negò il passaggio del turno ai playoff.

Chissà che non siano questi i pezzi mancanti a questo grande cocktail imprevedibile che è il calcio, ed anche la vita. E se il “da dove cominciare?” dipendeva da chi scrive, “come finisce?” dipende solo da questo 32enne di Partinico, che ha spinto fortemente per tornare ad indossare ancora la maglia del Catania, e forse ancora con quel 32 sulle spalle.

Gabriele Di Mauro

(Fonte immagine: calciocatania.it)

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