DOVEVA ANDARE MEGLIO MA POTEVA ANDARE PEGGIO

Ci si aspettava altro, forse, dal Catania ieri sera. Eppure, a conti fatti, il 2 a 2 maturato ieri sera al “Massimino” contro il Trapani nella “semifinale” playoff è forse il massimo che i rossazzurri potevano ottenere. Netta, infatti, la superiorità mostrata dal team guidato da Vincenzo Italiano nella prima ora di gioco. Altrettanto netta, però, anche la reazione tutta anima e cuore del Catania nell’ultimo quarto di gara, culminato con il gol da cineteca di Lodi da centrocampo e il pareggio su rigore  – procurato da Manneh –  sempre ad opera del numero 10.

Adesso, però, nella gara di ritorno in programma domenica al “Provinciale” i rossazzurri saranno obbligati a cambiare registro. Il peggior piazzamento in classifica maturato nella regular season obbliga la formazione di Sottil a ottenere il massimo della posta. Dettaglio importante quest’ultimo, che impone un atteggiamento arrembante e propositivo.

Se è vero, infatti, che nell’arco di tutto il campionato il Trapani di Italiano ha dato prova di possedere quel quid in più, soprattutto in termini di collettivo, è altrettanto innegabile che il Catania può contare su individualità capaci di tirare fuori dal cilindro la giocata decisiva e risolutiva. Un po’ come Lodi ieri sera; senza dimenticare i vari Sarno, Marotta, Curiale, Di Piazza, ecc…Sarà probabilmente questa la chiave di volta con cui i rossazzurri domenica proveranno a scardinare il muro granata eretto da Italiano.

Nel frattempo in città l’atmosfera del giorno dopo è quella del “doveva andare meglio” ma “poteva andare peggio”. Ed è da questo voler sempre guardare il bicchiere mezzo pieno, atteggiamento insito nel dna del catanese, che riparte il cammino.

Fonte foto: calciocatania.it

Antonio Longo

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